TotalEnergies porta Greenpeace France in tribunale

Gli ambientalisti: se l'obiettivo è quello di scoraggiarci è fallito, ci vediamo in tribunale

[3 Maggio 2023]

TotalEnergies ha citato in giudizio Greenpeace France per aver diffuso informazioni false e fuorvianti con il suo rapporto “Bilan carbone de TotalEnergies : le compte n’y est pas” che  denuncia la mancanza di trasparenza della multinazionale sulla sua impronta di carbonio.

Greenpeace France evidenzia che «Questa è la prima volta che la multinazionale ha intrapreso un’azione legale contro la nostra organizzazione. La ragione? La pubblicazione, nel novembre 2022, di un rapporto che stima le emissioni di carbonio della multinazionale in 1,6 miliardi di tonnellate di CO2 equivalenti nel 2019 quando dichiarava di emetterne “solo” 455 milioni».

TotalEnergies chiede la cancellazione di qualsiasi riferimento a questo rapporto e per Jean-François Julliard, direttore generale di Greenpeace France, «Questa procedura legale è un nuovo tentativo:  per imbavagliare Greenpeace, per intimidire l’intero movimento per il clima, per impedire il nostro lavoro di informatori. Rappresenta un costo significativo per la nostra associazione, in termini di durata e spese legali. TotalEnergies sta affrontando crescenti critiche alla sua strategia climatica, anche da parte di alcuni dei suoi azionisti. Critiche che cerca di mettere a tacere, mentre si avvicina la sua assemblea generale del 26 maggio». Il risultato, forse non proprio azzeccato dal punto di vista dell’immagine, è quello di una multinazionale che nel 2022 ha fatto profitti enormi per 20,5 miliardi di dollari che sta cercando di mettere a tacere un’organizzazione ambientalista.

E greenpeace France rilancia denunciando che «Con questa procedura legale, è l’intero movimento per il clima che si cerca di intimidire. L’obiettivo è impedirci di svolgere il nostro lavoro di informatori e di denunciare le loro responsabilità nella crisi climatica. TotalEnergies cerca di censurare la nostra segnalazione chiedendo al giudice di costringerci a rimuoverne qualsiasi menzione, sul nostro sito e qualsiasi altro supporto, così come in qualsiasi forma di comunicazione. Chiede anche un euro simbolico per il danno non patrimoniale. Questa richiesta non nasconde l’intenzione della tattica: esaurirci con una procedura lunga e costosa».

La mossa di TotalEnergies arriva mentre gli azionisti mettono in dubbio la strategia climatica della multinazionale che il 28 aprile li ha invitati a votare contro la risoluzione sul clima presentata dall’organizzazione di azionisti attivisti Follow This, che chiedono alla compagnia di allineare i suoi obiettivi di riduzione delle emissioni di gas serra con l’Accordo sul clima di Parigi, mirando in particolare alle sue emissioni indirette di CO2. Per la multinazionale francese quegli obiettivi sono «Contrari agli interessi del gruppo, dei suoi azionisti e dei suoi clienti».  TotalEnergies ha invece chiesto ai suoi azionisti di «votare  a favore della delibera relativa al Sustainability & Climate – Progress report 2023»che sarà presentata dal management dell’azienda.

Greenpeace France evidenzia che, per rassicurare i suoi azionisti,  TotalEnergies «Ha tutto l’interesse a mettere a tacere le domande sulla sua responsabilità nella crisi climatica. Questa procedura-bavaglio lanciata oggi da TotalEnergies avviene a regola d’arte: una multinazionale con profitti da capogiro che sta cercando di mettere a tacere un’organizzazione ambientalista no-profit che punta il dito con le sue fuorvianti e pratiche da killer climatico. Se l’obiettivo è quello di scoraggiarci, è fallito. Non staremo in silenzio e continueremo a sollevare il velo sulla responsabilità della multinazionale nella crisi climatica senza precedenti che stiamo attraversando. Abbiamo solo una cosa da dire a TotalEnergies: ci vediamo in tribunale».