Allarme Unicef: a Mosul 100.000 bambini sotto assedio
I bambini vengono uccisi, feriti e utilizzati come scudi umani
[6 Giugno 2017]
L’assedio della coalizione internazionale e delle forze irakene e kurde a Mosul, ancora in parte occupata dallo Stato Islamico/Daesh, dura ormai da mesi e Peter Hawkins, rappresentante Unicef in Iraq, lancia un accorato allarme su quanto sta accadendo a causa di questa guerra dimenticata: «Stiamo ricevendo notizie allarmanti sull’uccisione di civili, tra cui anche diversi bambini, a Mosul Ovest. Secondo quanto riferito alcuni sarebbero stati uccisi mentre provavano disperatamente a fuggire dai combattimenti che si stanno intensificando di ora in ora. Le vite dei bambini sono a rischio. I bambini vengono uccisi, feriti e utilizzati come scudi umani. Stanno subendo e assistendo a terribili violenze, che nessun essere umano dovrebbe mai vedere. In alcuni casi, sono stati costretti a partecipare ai combattimenti e alle violenze. Si stima che 100.000 bambini e ragazzi siano in condizioni estreme di pericolo nella Città vecchia e in altri quartieri della parte occidentale della città».
Hawkins spiega che «Molti sono intrappolati nel fuoco incrociato, e giungono notizie di attacchi armati contro ospedali e altre strutture sanitarie. Mentre i combattimenti imperversano, l’Unicef chiede a tutte le parti in lotta di proteggere i bambini e tenerli lontani dalle violenze, adempiendo ai propri obblighi secondo il diritto umanitario. Attacchi contro la popolazione e le infrastrutture civili – ospedali, cliniche, scuole, abitazioni, acquedotti – devono cessare immediatamente».
Per lo Stato Islamico/Daesh Mosul è essenziale per manytenere una sua presenza in Iraq e continuare a contrllare risorse come acqua e petrolio. Una caduta di Mosul renderebbe ancora più duro l’altro assedio in corso: quello della sua “capitale” di Raqqa, in Siria, dove probabilmente si sposterebbero molte delle forze kurde e sciite impegnate ora a Mosul.
Per rispondere ai bisogni urgenti dei bambini e delle famiglie di Mosul l’Unicef sta alizzando interventi umanitari urgenti: ricongiungimenti familiari per i bambini rimasti separati dai genitori o da altri componenti della famiglia; assistenza legale per i minorenni detenuti dalle forze di sicurezza; sostegno psico-sociale e altri servizi specialistici per i bambini vittime di traumi.
L’Unicef, insieme alle organizzazioni partner, sta lavorando per predisporre aiuti di emergenza – che comprendono acqua e articoli per l’igiene – lungo le diverse rotte che percorrono gli sfollati per raggiungere quante più persone possibile.
Nei campi per sfollati che accolgono decine di migliaia di civili fuggiti dalla città, l‘Unicef sta garantendo cibo, servizi sanitari di base, acqua e servizi igienici.