Cartucce italo-francesi sparate contro i manifestanti iraniani?
Fratoianni annuncia un’interrogazione in Parlamento di Sinistra Italiana
[2 Dicembre 2022]
Il 25 novembre France24 ha pubblicato l’inchiesta “Les cartouches de fusil du fabricant franco-italien Cheddite sont utilisées dans la répression en Iran”, realizzata da Les Observers secondo la quale « Le cartucce per fucili a pompa prodotte dal produttore italo-francese Cheddite sono state utilizzate nella repressione delle proteste in Iran. Queste cartucce Cheddite sono state ampiamente utilizzate anche per la caccia almeno dal 2011. Tuttavia, il produttore potrebbe essere ritenuto responsabile: è tenuto a controllare le sue catene di vendita, perché questo tipo di prodotto è sanzionato dall’Unione Europea dal 2011 e vietato in vendita in Iran». Sulla questione è intervenuto oggi il segretario nazionale di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni, ecco cosa scrive sulla sua pagina Facebook:
Le munizioni sparate dal regime iraniano per reprimere le manifestazioni per la libertà e la democrazia di donne e giovani, sono italiane.
Grazie alle inchieste di alcuni media francesi, nelle vie insanguinate sono state ritrovate cartucce di un’azienda franco-italiana con sede operativa a Livorno. La stesse munizioni utilizzate anche nelle repressioni in estremo Oriente.
Un episodio vergognoso e opaco, sul quale deve essere fatta completa chiarezza, individuando le responsabilità e facendo rispettare sia la legge che l’embargo di armi in vigore verso le dittature.
Esigiamo chiarezza.
Il governo italiano dovrà rispondere in Parlamento alla nostra interrogazione.
Non si può un giorno fare la faccia contrita in televisione per quello che accade in Iran e poi il giorno dopo permettere che centinaia di giovani siano uccisi con munizioni italiane.
Nicola Fratoianni