Il nuovo governo del Pakistan bombarda l’Afghanistan: almeno 45 civili uccisi

Si riaccende la disputa di confine tra Pakistan e Afghanistan

[19 Aprile 2022]

Mentre l’ex primo ministro del Pakistan, Imran Khan, continua ad accusare gli Stati Uniti d’America di essere i mandanti del golpe parlamentare che lo ha defenestrato, «Con lo scopo di rendere schiavi i pakistani per le potenze straniere» e mentre in Pakistan continuano le manifestazioni di protesta, il nuovo premier pakistano Shehbaz Sharif ha deciso di vendicarsi immediatamente per l’uccisione  di almeno 7 soldati pakistani nell’imboscata tesa loro il 15 aprile da un gruppo armato Jihadista nella regione tribale del Nord Waziristan, vicino al confine con l’Afghanistan e lo ha fatto bombardando il Paese vicino, anche per dare un avvertimento al governo talebano di Kabul.

Il ministero degli esteri pakistano ha infatti subito avvertito con una nota ufficiale i leader talebani afghani di «Non dare rifugio ai militanti anti-pakistani.  I terroristi che attaccano il Pakistan operano impunemente sul suolo afghano. Il Pakistan chiede al governo sovrano dell’Afghanistan di proteggere la regione di confine tra i due paesi e intraprendere azioni severe contro le persone coinvolte in attività terroristiche in Pakistan». Poi ha lanciato  con raid aereo contro il territorio afghano e colpito con l’artiglieria alcune postazioni dei militanti islamisti nelle province afghane di Khost e Kunar, provocando almeno 45 morti, tutti civili, tra cui molti bambini.

Il ministero degli esteri afghano ha convocato l’ambasciatore pakistano a Kabul, Mansoor Ahmad Khan, per protestare contro i raid che non sono stati confermati da Islamabad.

Tra Afghanistan e Pakistan torna quindi a salire una tensione che, nonostante la stretta alleanza tra militari e servizi segreti pakistani con i Talebani fin dai tempi dell’invasione sovietica, ha radici profonde che risalgono al processo di ridefinizione dei confini attuato dall’Impero Britannico e che ora coinvolge lo sfruttamento di risorse e la ridefinizione energetica, economica e geopolitica in un’area dove la pressone della Cina si fa sentire.

La frontiera attuale tra i due Paesi, la linea Durand del 1893, ha diviso il territorio pashtun, un’etnia che vive tra l’Afghanistan orientale e meridionale e il Pakistan occidentale. E molti talebani e guerriglieri Jihadisti tribali pakistani sono Pashtun.

Le forze armate pakistane hanno attaccato l’Afghanistan tra la notte del 15 e la mattina del 16 aprile e secondo il quotidiano turco filo-governativo Daily Sabah, che cita una fonte anonima vicina ai talebani, «La provincia di confine di Kunar è quella che ha visto il bilancio di vittime più alte: 40. I villaggi della provincia, infatti, sono stati bersaglio dei bombardamenti pakistani per diversi giorni, anche se l’intensità delle operazioni è aumentata solo nella notte tra il 15 e il 16 aprile».