Israele ha bombardato l’Iran e la Siria. La pace mondiale sempre più in pericolo
L’Iran promette ritorsioni nucleari se verranno attaccati i suoi impianti atomici
[19 Aprile 2024]
Nelle prime ore di oggi, Israele ha effettuato una serie di attacchi contro l’Iran come ritorsione per l’attacco con droni e missili – quasi tutti abbattuti – lanciati il 13 aprile dall’Iran contro Israele, che a sua volta Il primo aprile aveva bombardato il consolato iraniano a Damasco, in Siria, uccidendo 7alti ufficiali della Forza Quds del Corpo delle Guardie della Rivoluzione Islamica (IRGC i Pasdaran).
L’agenzia di stampa iraniana Mehr ha confermato che, intorno alle 4 del mattino, a Isfahan, nell’Iran centrale, ci sono state diverse esplosioni. L’agenzia di stampa ufficiale iraniana IRNA ha scritto che l’Iran ha attivato le difese aeree e che Israele ha colpito anche aeroporti militari e un sito radar in Siria e Iraq.
Hossein Dalirian, portavoce del programma spaziale civile iraniano, ha scritto su X (ex Twitter) che diversi droni sono stati abbattuti sulla città di Isfahan. La televisione iraniana ha poi affermato che tre droni erano stati distrutti sopra la città. Secondo Al Jazeera, l’Iran ha sospeso i voli in diversi aeroporti, compresi quelli di Teheran e Isfahan.
L’esercito israeliano e il primo ministro Benjamin Netanyahu non ha voluto commentare gli attacchi in Iran e Siria e i loro possibili risultati. Ma il ministero della Difesa siriano ha confermato l’attacco, affermando che «E’ avvenuto intorno alle 3 del mattino ora locale e ha preso di mira installazioni di difesa aerea nel sud del paese. L’attacco ha provocato danni materiali».
La notizia delle esplosioni è arrivata poche ore dopo che il ministro degli Esteri iraniano Houssein Amir-Abdollahian aveva detto alla CNN che se Israele avesse intrapreso ulteriori azioni militari contro il suo Paese, «La risposta dell’Iran sarebbe stata immediata e al massimo livello. Se il regime israeliano commettesse ancora una volta il grave errore, la nostra risposta sarà decisiva, definitiva e distruttiva. L‘avvertimento è stato inviato alla Casa Bianca tramite l’ambasciata svizzera a Teheran».
Dopo gli attacchi di stanotte, Amir-Abdollahian, durante la riunione di alto livello del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite sulla regione dell’Asia Occidentale (Medio Oriente). ha chiesto al Consiglio di sicurezza dell’Onu di «Costringere Israele a cessare ogni ulteriore azione militare contro la Repubblica islamica altrimenti il regime di Tel Aviv dovrà affrontare una risposta decisiva da parte diTeheran. Devo sottolineare ancora una volta: la legittima difesa e le contromisure dell’Iran sono state concluse. Pertanto, il regime israeliano deve essere costretto a fermare ogni ulteriore avventurismo militare contro i nostri centri, risorse e interessi. Israele deve essere costretto a fermare ogni ulteriore avventurismo militare contro i nostri interessi. In caso di uso della forza da parte del regime israeliano e di violazione della nostra sovranità, la Repubblica islamica dell’Iran non esiterà minimamente a far valere i suoi diritti intrinseci e a dare una risposta decisa e adeguata per far rimpiangere al regime (Israele) le sue azioni. Nessuno Stato membro sarebbe rimasto zitto dopo l’attacco ad una sua ambasciata, simbolo della propria sovranità. L’attacco di sabato notte dell’Iran è stato necessario, non avevamo altra opzione, ed è stato in risposta all’attacco israeliano».
Una fonte anonima del governo statunitense si è subito affrettata a far sapere alla CNN che l’attacco israeliano non aveva preso di mira gli impianti nucleare iraniani come invece a minacciato più volte di fare Netanyahu.
L’agenzia ufficiale iraniana Pars Today pubblica con grande evidenza una dichiarazione del generale Ahmad Haqtalab, comandante dell’unità di difesa e sicurezza nucleare dei Pasdaran che avverte che «La minaccia del regime sionista contro i centri nucleari iraniani consente di rivedere le politiche e considerazioni nucleari dichiarate dalla Repubblica islamica. La posizione dei centri nucleari del nemico sionista è stata definita e abbiamo a nostra disposizione le informazioni necessarie su tutti gli obiettivi. In risposta a qualsiasi ipotetica azione che potrebbero intraprendere, saremo pronti a lanciare potenti missili per distruggere questi obiettivi. L’Iran potrebbe riconsiderare la sua politica nucleare se iI nemico sionista minaccerà gli impianti nucleari della Repubblica islamica».
Haqtalab ha ricordato che «Queste minacce non sono una novità. Dagli anni precedenti, il falso regime sionista, oltre alle minacce, ha intrapreso azioni distruttive e terroristiche nell’industria nucleare della Repubblica Islamica dell’Iran. La posizione dei centri nucleari del nemico sionista è stata definita e abbiamo a nostra disposizione le informazioni necessarie su tutti gli obiettivi. In risposta a qualsiasi ipotetica azione che potrebbero intraprendere, saremo pronti a lanciare potenti missili per distruggere questi obiettivi. Se necessario l’Iran potrebbe rivedere la sua dottrina nucleare. Una revisione della nostra dottrina e politica nucleare, nonché delle considerazioni precedentemente comunicate, è del tutto possibile. Sebbene a tutti i Paesi sia stato impedito di attaccare impianti nucleari sulla base dei protocolli e degli standard internazionali e delle norme e dei regolamenti dell’International atomic energy agency, la Repubblica islamica dell’Iran è sempre stata pronta ad affrontare queste minacce fin dall’inizio. Recentemente il regime sionista ha violato tutte le leggi e i regolamenti internazionali con un atto criminale attaccando la sezione consolare dell’ambasciata della Repubblica islamica dell’Iran in Siria, e non pensavamo che minacciasse nuovamente di attaccare i centri nucleari iraniani con un altro atto spregevole. Con le misure del Comandante in Capo Supremo e gli sforzi delle forze armate, utilizzando piani di difesa passiva, nonché strutture e attrezzature altamente avanzate, nonché a causa della dispersione dei complessi e degli impianti nucleari del paese nel vasto territorio dell’Iran, qualsiasi minaccia da parte del regime sionista sarà contrastata. Le forze armate della Repubblica islamica dell’Iran sono in piena prontezza, hanno le informazioni necessarie e l’identificazione di tutti gli obiettivi del nemico sionista e per rispondere a una loro possibile azione. stiamo lavorando e il grilletto per lanciare potenti missili per la distruzione di obiettivi specifici è pronto».
Il comandante del Corpo di protezione e sicurezza dei centri nucleari iraniani ha sottolineato che «Se il regime sionista vuole agire contro i centri e gli impianti nucleari iraniani, dovrà sicuramente affrontare la reazione della Repubblica islamica dell’Iran e occuparsi delle armi avanzate del regime nucleare. verranno posti sotto attacco i centri nucleari e le loro attività. Se il falso regime sionista vuole usare la minaccia di attaccare gli impianti nucleari iraniani come strumento per fare pressione sulla Repubblica islamica, è possibile e concepibile rivedere la dottrina e le politiche nucleari dell’Iran e deviare dalle considerazioni della dichiarazione precedente. Se il regime sionista dovesse compiere un atto di aggressione contro l’Iran, il tipo di risposta sarà con la pianificazione delle forze armate della Repubblica islamica dell’Iran, e dovrebbero essere sicuri che il colpo che riceveranno dalle forze armate sarà simile all’operazione “Odea Sadegh” e sarà ricordato nella storia».
Se dopo una guerra nucleare alle porte dell’Europa potremo ancora parlare di storia.