La visita di Xi Jinping in Italia vista dai cinesi: «Insufflerà un nuovo slancio al partenariato Cina – Ue»
«Multilateralismo, rigettando allo stesso tempo l'unilateralismo e il protezionismo»
[22 Marzo 2019]
Il presidente cinese Xi Jinping è arrivato ieri a Roma per una visita di Stato in Italia «con l’obiettivo di definire i futuri orientamenti delle relazioni bilaterali e di farle entrare in una nuova era». Si tratta della prima visita di un Capo di Stato cinese (e segretario generale del Partito Comunista Cinese) in Italia da 10 anni.
L’Italia è la prima tappa del viaggio di Xi in Italia dal 21 al 26 marzo, dopo andrà nel Principato di Monaco e in Francia, «con l’obiettivo di consolidare l’amicizia di lunga data che unisce questi Paesi alla Cina, di rafforzare la loro cooperazione pratica e di promuovere il multilateralismo – si legge in un comunicato ufficiale cinese – Questa tournée europea, che sarà la prima visita di Xi all’estero quest’anno, dovrebbe permettere di insufflare un nuovo slancio al partenariato strategico globale tra la Cina e l’Unione europea (Ue) e creare delle nuove opportunità per rafforzare la stabilità e la prosperità mondiale».
Alla visita di Xi in Italia, Monaco e Francia viene dato grande rilievo dai media cinesi, a partire dall’agenzia ufficiale Xinhua l’amicizia sino-italiana ha più di 2000 anni di storia. Nel Medioevo, il celebre esploratore Marco Polo ha percorso l’antica Via della Seta verso per andare in Oriente e ha contribuito a una migliore comprensione tra la Cina e l’Europa. Nel corso degli ultimi anni le relazioni bilaterali si sono ampliate. Sono state in particolare stimolate da iniziative bilaterali come il Programma di azione e di cooperazione Cina-Italia 2017-2020, la Camera di commercio Italia-Cin o, ancora, la Settimana delle scienze. Delle tecnologie e dell’innovazione Cina-Italia. I due Paesi hanno anche avuto dei frequenti scambi ad alto livello. Il presidente italiano Sergio Mattarella ha effettuato una visita di Stato in Cina nel febbraio 2017. Tre mesi più tardi il Primo ministro italiano dell’epoca, Paolo Gentiloni si è ugualmente reso a Pechino per partecipare al primo «Forum della Via e della Rotta della Seta per la cooperazione internazionale. Inoltre, la Cina e l’Italia celebrano quest’anno il 15esimo anniversario del loro partenariato strategico globale e l’anno prossimo festeggeranno il 50esimo anniversario delle loro relazioni diplomatiche».
Dopo aver ricordato che durante la visita di Stato Xi e il nostro premier Conte assisteranno alla firma di numerosi accordi commerciali e di cooperazione. L’agenzia ufficiale della Repubblica popolare cinese sottolinea che «un numero crescente di imprese europee profittano delle opportunità create dall’apertura in Cina. Il volume degli scambi commerciali tra la Cina e l’Italia ha così raggiunto il livello record di 54,2 miliardi di dollari nel 2018 e il volume di scambi tra la Cina e la Francia ha superato i 60 miliardi di dollari».
Cui Hongjian, direttore del dipartimento di Studi europei all’Istituto degli studi internazionali della Cina, ha fatto notare su Xinhua che «Nonostante delle incertezze crescenti nel commercio mondiale, il commercio tra la Cina e l’Europa continua a beneficiare di una dinamica positiva. Questo dimostra che la cooperazione tra la Cina e l’Europa si c basa su solide fondamenta e possiede ancora un grande potenziale. L’iniziativa cinese “La via della Seta” è d’altronde stata adottata da un numero crescente di Paesi europei che hanno già tratto profitto dalle possibilità che offre».
Insomma, aggiungiamo noi. Il governo sovranista italiano ha accolto con un lunghissimo tappeto rosso il presidente di un Paese il cui regime è uno strenuo difensore del multilateralismo e della globalizzazione e che – a differenza del Governo del cambiamento italiano – sembra avere un’idea unitaria di un’Europa alleata economicamente con la Cina. Come scrive Xinhua, «Quest’anno sarà il sesto anno consecutivo durante il quale il presidente cinese Xi Jinping si rende in visita in Europa. Questo dimostra che la Cina considera il continente europeo come un partner prioritario nella sua politica estera».
E l’agenzia ufficiale cinese conclude: «Attualmente, il mondo conosce dei grandi cambiamenti. Però, la Cina e l’Europa condividono numerosi interessi comuni, sostenendo notoriamente entrambe il multilateralismo, rigettando allo stesso tempo l’unilateralismo e il protezionismo (forse Xi si è scordato di avvertire di questo Salvini, Orban e neo-destra europea varia… ndr). Nel corso della 20esima riunione dei leader Cina-Ue, nel luglio scorso, i leader cinesi ed europei hanno reiterato il loro sostegno al multilateralismo e a un ordine internazionale fondato sulle regole e centrato sulle Nazioni Unite». Che è il mondo contro cui si batte uno di cui Salvini e Conte hanno più volte detto di condividere le politiche sovraniste/protezioniste: il presidente Usa Donald Trump.
«Grande è la confusione sotto il cielo. La situazione è eccellente», avrebbe detto Mao Zedong