Sei mesi di guerra, nessuna iniziativa di pace. E noi diventiamo sempre più poveri

Se i governi non prendono l’iniziativa, lo devono fare i cittadini consapevoli e responsabili

[23 Agosto 2022]

Il 24 agosto saranno sei mesi dall’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina. Sei mesi di uccisioni, omicidi, infanticidi, femminicidi, feriti, mutilati, sfollati, rifugiati, sofferenze, disperazione, distruzioni, macerie…
In sei mesi di guerra, alcuni si sono arricchiti ma tutti gli altri sono diventati più poveri. E se la guerra continua, sarà sempre peggio.

Sul campo di battaglia, lo scontro sarà sempre più aperto, esteso e crudele, la gente continuerà ad essere ammazzata e le distruzioni continueranno senza sosta, mentre speculatori, mercenari, produttori e trafficanti di armi faranno fortuna.

Da quando è scoppiata la guerra in Ucraina, le nostre condizioni di vita stanno peggiorando (*) e i piani di ripresa dalla pandemia sono stati seriamente compromessi. Sei mesi dopo, stiamo subendo il drammatico aumento dei prezzi, siamo dentro ad una crisi energetica senza precedenti e ad un processo duraturo di impoverimento. La prosecuzione della guerra, sommata alle conseguenze del cambiamento climatico e all’acuirsi delle disuguaglianze sta gettando le famiglie italiane in una condizione economica e psico-sociale drammatica.

Da noi, il drammatico aumento dei prezzi del gas, delle materie prime e del cibo spingerà milioni di persone nella povertà e nell’insicurezza, molte imprese dovranno chiudere, crescerà l’inflazione e arriverà la recessione economica.

Intanto nel mondo, la guerra sta radicalizzando le divisioni internazionali, minacciando addirittura la catastrofe atomica, sottraendo attenzione e risorse a tutte le grandi emergenze globali come il cambiamento climatico, la fame e la salute.

Questa guerra ci sta facendo molto male e abbiamo urgente bisogno che qualcuno la fermi!
E’ pazzesco che ancora oggi non ci sia una seria iniziativa per la pace.

Se scoppia un incendio tutti si mobilitano per spegnerlo. Se scoppia una guerra nessuno interviene. Perché?

Spendiamo montagne di soldi per ammazzare e non li investiamo per salvare la vita delle persone. Paghiamo un prezzo altissimo a causa della guerra e non facciamo nulla per fermarla! Che senso ha?

Mentre denunciamo l’assenza di una seria iniziativa per mettere fine alla guerra in Ucraina, vogliamo ringraziare tutte le donne e gli uomini che, dentro e fuori le istituzioni, continuano a lavorare instancabilmente per la pace senza essere illuminati dai riflettori mediatici.

Mettete fine a questa guerra! Non permettiamogli di soffocare la nostra vita! Prendiamoci cura gli uni degli altri e del pianeta.

di Comitato Promotore Marcia Perugia Assisi

 (*) Vedi il Rapporto “Sguardi familiari” di Nomisma Spazio Sociale; il Rapporto Annuale “Istat 2022”; Il Rapporto “Quanto grave è la guerra in Ucraina per la ripresa europea?” della Banca Europea degli Investimenti; “L’Aggiornamento delle prospettive economiche mondiali” del Fondo Monetario Internazionale; Il Rapporto di previsione “L’economia italiana alla prova della guerra in Ucraina” del Centro Studi di Confindustria