I Verdi europei, mondiali e italiani ripartono da Liverpool
No alla Brexit, l’Europa non deve essere ostaggio di nazionalisti ed estremisti
[3 Aprile 2017]
Si è chiuso a Liverpool, con l’approvazione della dichiarazione “Greens: a global movement, a united vision”, il Congresso degli European e Global Greens (Verdi Europei e Verdi Mondiali) a quale hanno partecipato 1800 delegati, e che afferma l’impegno di tutte le rappresentanze europee e mondiali di cooperare nel futuro in maniera ancora più attiva, nel segno dell’offerta politica che sia contemporaneamente pratica e visionaria. Una società che rispetti la diversità, che crei una democrazia reale, che affronti le disuguaglianze e che soprattutto rispetti la natura e le generazioni future. Le crisi ambientali, le ineguaglianze e i conflitti continuano a crescere, richiedendo risposte politiche che divergano da quelle di leader autoritari o populisti.
I co-Presidenti dei Verdi Europei Monica Frassoni e Reinhard Bütikofer, insieme ai co-Presidenti del Partito Verde di Inghilterra e Galles Caroline Lucas e Jonathan Bartley, hanno fatto notare che «Nella stessa settimana in cui è stato invocato l’articolo 50, i Verdi di tutta Europa e di tutto il mondo si sono riuniti a Liverpool per discutere di come affrontare insieme le sfide del futuro. La Brexit non è stata una nostra scelta e non crediamo che i cittadini britannici abbiano votato per abbandonare i valori europei, dalla democrazia allo stato di diritto, né crediamo che i britannici abbiano votato per mettere a repentaglio il proprio ambiente, lavoro o diritti civili. In vari sondaggi essi hanno espresso la loro opposizione a che gli altri europei (che hanno reso il Regno Unito la propria casa) siano trattati come ostaggi o come merce di scambio, mentre il Primo Ministro gioca d’azzardo con il loro futuro. Noi abbiamo intenzione di lavorare insieme per assicurarci che il processo che seguirà non abbia un effetto distruttivo sui diritti dei cittadini e dell’ambiente. Nel Regno Unito, ci mobiliteremo affinché i progressi legislativi ottenuti finora a livello ambientale non vengano abbandonati, quando nel Regno Unito verranno stabiliti nuovi regolamenti. Per noi queste questioni sono fondamentali: così saremo in grado di assicurarci che le leggi europee sull’ambiente verranno ancora rispettate e introdotte nel sistema britannico. Allo stesso tempo, continueremo ancora a impegnarci a livello europeo per dei negoziati sulla Brexit trasparenti e giusti».
Green Italia ha partecipato al Congresso dei Verdi europei e mondiali con una delegazione composta da Annalisa Corrado, Francesco Ferrante e Roberto Della Seta che ha evidenziato che «L’offerta politica green si basa sulla convinzione che sia necessario fermare ogni sostegno economico alle fonti fossili, per rendere ancora più veloce e completo il passaggio ad un sistema energetico basato sulla produzione di energia tramite le fonti rinnovabili. Per contrastare le emergenze climatiche, ambientali e sociali serve una democrazia diffusa e partecipata, e soprattutto una partecipazione alla vita politica delle giovani generazioni».
A Liverpool c’era anche una delegazione dei Verdi italiani composta da Fiorella Zabatta, Luana Zanella, Francesco Fortinguerra e Fernanda Useri e la Zanella sottolinea: «Siamo fieri di essere federati, come unica forza italiana, alla grande famiglia dei Verdi Europei che, in questa occasione, ha riunito tutti i Verdi delle diversi parte del pianeta. Più di 1800 delegati che hanno discusso su come affrontare le crisi ambientali, i conflitti e le ineguaglianze delle società contemporanee. La forza e l’energia che abbiamo riscontrato a Liverpool è un buon viatico che ci consentirà di portare avanti ancora con più decisione lo sforzo per rilanciare anche in Italia idee e politiche ecologiste, dei diritti e della solidarietà».
La Zabatta aggiunge: «Abbiamo contribuito al dibattito e aderito alla dichiarazione di intenti che parla di costruire una società basata sul rispetto per le diversità, la difesa della natura, la democrazia reale e che metta al centro e valorizzi le nuove generazioni. L’unica scelta possibile per portare avanti questi valori è continuare il proficuo lavoro con l’ European Green Party, che vede quali co-presidenti l’italiana Monica Frassoni e il tedesco Reinhard Bütikofer».
Le due esponenti dei Vedi concludono. «I Verdi Europei e Globali hanno messo al centro delle loro scelte il sostegno e la necessità di collocare le nuove generazioni al centro della politica. Questo è quello che faremo anche noi in Italia. Il primo passo sarà il lancio degli Spazi Verdi, il punto di partenza di un dialogo che contribuisca all’elaborazione di un progetto trasversale e diffuso su tutto il territorio nazionale che che punti alla sostenibilità, alla legalità, alla tutela dei diritti, alla valorizzazione della persona, del paesaggio e dell’ambiente».