Yemen: dall’Ue 95 milioni di euro per gli aiuti alle persone minacciate da guerra e carestia
Drammatico appello Onu; servono 3,85 miliardi di dollari o 16 milioni di persone rischiano la fame
[1 Marzo 2021]
Lo Yemen sta entrando nel settimo anno della guerra “lampo” scatenata dall’Arabia saudita e dai suoi alleati sunniti e occidentali per cacciare gli houthi sciiti dal potere a Sana’a, una guerra che è presto diventata di tutti contro tutti – coinvolgendo le bande jihadiste di Al Qaede e gli indipendentisti sudyemenuti – e la più grande e grave crisi umanitaria in atto nel mondo e che mette in pericolo i civili, provoca sfollamenti, distrugge infrastrutture come ospedali e scuole. La Commissione Ue ricorda che «Le importazioni di cibo, carburante e medicinali sono limitate, portando a carenze e prezzi elevati, mentre gli aiuti umanitari continuano a incontrare gravi ostacoli. Come se non bastasse, la pandemnia di Covid-19 j ha portato al collasso i già scarsi servizi sanitari pubblici e nel 2020 l’invasione delle locuste e le inondazioni hanno colpito la produzione alimentare in diverse aree dello Yemen, aggravando ulteriormente la difficile situazione umanitaria e spingendo le persone più vulnerabili verso la fame acuta e la carestia.
Infatti l’United Nations Mission to Support the Hudaydah Agreement (UNMHA) ha conndannato l’attacco avvenuto il 27 febbraio ad Al Hawak nel governatorato di Hudaydah, nel quale hanno perso la vita 5 civili, tra i quali una donna e un bambino. Abhijit Guha, a capo dell’UNMHA e presidente del Comitato di coordinamento per il reinserimento. Ha detto che «Queste devastanti e continue vittime civili sono l’ennesima violazione del diritto internazionale umanitario e dei termini dell’Accordo di Hudaydah e del cessate il fuoco». Poi ha rivolto un appello a entrambe le parti «Evitate di infliggere ulteriore miseria a una popolazione già sofferente» e ha ribadito l’appello per la «Libertà di movimento per l’ UNMHA per consentire ai suoi osservatori militari di accedere ai siti dove sono avvenute recenti e significative ostilità militari. Questo consentirà all’UNMHA di valutare meglio il conflitto e, a sua volta, consentirà un ulteriore sostegno alle parti dell’accordo di Hudaydah nell’attuazione dei termini del cessate il fuoco».
L’Onu ribadisce che dopo anni di una guerra brutale, di grave declino economico e di collasso istituzionale, quasi 50.000 persone vivono e 5 milioni di persone sono a un passo dalla fame acuta e che «A complicare ulteriormente le cose, i fondi per le operazioni di soccorso si stanno esaurendo rapidamente. Quest’anno, sono necessari 3,85 miliardi di dollari per aiutare 16 milioni in un disperato bisogno». E’ in questo consenso che l’Onu e i governi di Svezia e Svizzera hanno convocato oggi l’high-level pledging event for Yemen, il summit per raccogliere fondi per gli aiuti in Yemen.
Mark Lowcock, coordinatore degli aiuti di emergenza dell’Onu, si è detto convinto che «Un’operazione di aiuto adeguatamente finanziata impedirà il dilagare della carestia e creerà le condizioni per una pace duratura. Se non diamo da mangiare alle persone, stiamo si sta alimentando la guerra, Nello Yemen siamo a un bivio. Possiamo scegliere la via della pace o lasciare che gli yemeniti scivolino nella peggiore carestia degli ultimi decenni».
Il segretario generale dell’Onu António Guterres ha illustrato l’impatto della crisi sui più vulnerabili dello Yemen, i suoi bambini: «Per la maggior parte delle persone, la vita nello Yemen è ora insopportabile. L’infanzia nello Yemen è un tipo speciale di inferno».
Secondo l’United Nations office for coordination of humanitarian affairs «I bambini rappresentano circa il 54% di coloro che necessitano di sostegno nello Yemen».
Una delle maggiori preoccupazioni è che la fame faccia strage di bambini e neonati. Le organizzazioni umanitarie avvertono che «Quasi la metà dei bambini yemeniti sotto i 5 anni soffrirà di malnutrizione acuta nel 2021 e che 400.000 potrebbero morire senza cure urgenti».
Guterres ha ricordato ai potenti del mondo (che dovrebbero saperlo bene perché ne sono corresponsabiuli) che «Questa guerra sta inghiottendo un’intera generazione di yemeniti. Dobbiamo farla finita adesso e iniziare subito ad affrontarne le enormi conseguenze. Non è il momento di fare un passo indietro dallo Yemen».
Dati gli allarmanti tassi di insicurezza alimentare nello Yemen – uno dei Paesi di transito dei migranti nonostante guerra e fame – l’Ue nel 2020 aveva stanziato oltre 50 milioni di euro per l’assistenza alimentare, compresi trasferimenti di denaro e attività di supporto nutrizionale. Una manna dal cielo per le Agenzie internazionali che ha permesso di assistere milioni di yemeniti in condizioni di grave insicurezza alimentare e soprattutto bambini gravemente malnutriti. In seguito alla pandemia di coronavirus, le organizzazioni umanitarie partner dell’Ue hanno messo in atto misure di prevenzione e controllo per evitare la propagazione della pandemia.
Oggi, rispondendo all’appello dell’Onu, la Commissione europea ha stanziato altri 95 milioni di euro in sostegno umanitario per far fronte ai bisogni più urgenti delle persone nello Yemen e ricorda che « Si prevede che oltre 2 milioni di bambini e oltre 1 milione di donne incinte e madri soffriranno di malnutrizione acuta nel 2021, mentre l’escalation delle ostilità costringerà migliaia di famiglie a lasciare le loro sbitazioni».
Il nuovo finanziamento è stato annunciato dal commissario europeo per la gestione delle crisi, Janez Lenarčič , durante l’high-level pledging event for Yemen organizzato oggi dall’Onu in Svizzera. Lenarčič ha detto «L’Ue non dimentica la terribile situazione delle persone nello Yemen che sono di nuovo sull’orlo della carestia dopo aver sopportato il peso della peggiore crisi umanitaria del mondo. I nuovi finanziamenti dell’Ue saranno essenziali per mantenere gli aiuti salvavita per milioni di persone, esauste dopo un anno disastroso, segnato da combattimenti, Covid-19 e ulteriore collasso economico. Le parti in conflitto devono facilitare l’accesso delle organizzazioni umanitarie ai più bisognosi ed evitare ulteriori sofferenze civili. E’ fondamentale che il diritto internazionale umanitario e l’accesso illimitato a coloro che ne hanno bisogno siano garantiti».
Nel 2021, gli aiuti umanitari dell’Ue continueranno a fornire cibo, nutrizione e assistenza sanitaria, assistenza finanziaria, acqua e servizi igienico-sanitari, istruzione e altro sostegno salvavita agli sfollati del conflitto e alle persone in grave bisogno. Dall’inizio del conflitto nel 2015, l’Unione europea ha stanziato 981 milioni di euro in varie forme di assistenza finanziaria per rispondere alla crisi nello Yemen, di cui 648 milioni di euro in aiuti umanitari. Ma va anche detto che numerosi Stati dell’Ue – compresa l’Italia fino a pochi giorni fa – continuavano a vendere all’Arabia saudita le armi che le permettono di continuare il conflitto xsettario genocida nello Yemen.