In crescita costante il volontariato aziendale con Legambiente

In 10 anni le aziende coinvolte sono passate da 20 a 241. I risultati e delle proposte per il 2024

[21 Febbraio 2024]

Il volontariato aziendale con Legambiente, che vede protagonisti i dipendenti, manager e collaboratori di piccole e grandi aziende che, durante le ore di lavoro, dedicano il loro tempo alla tutela dell’ambiente e alla sostenibilità dei territori, coniugando la responsabilità sociale d’impresa e il benessere della comunità, sta avendo una crescita costante.

Nei 10 anni trascorsi dal workshop del volontariato aziendale con Legambiente, le aziende coinvolte sono passate da 20 a 241.  Legambiente evidenzia che «Nel 2023, alle attività di volontariato, che contribuiscono al raggiungimento degli Obiettivi dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, hanno partecipato 14.086 collaboratori registrando un incremento di ben 950 volontari (nel 2022 erano 13.136). Crescono anche le aree riqualificate, 260 contro le 223 della scorsa edizione. Per un totale di 16.300 kg di rifiuti raccolti (di cui 168 kg sono mozziconi di sigarette). Sono state ben 91 (lo scorso anno 70) le “Carte d’Identità del volontariato aziendale di Legambiente” rilasciate come riconoscimento personalizzato per le imprese coinvolte nelle attività di riqualificazione dei territori, in cui si certifica il tempo, l’impegno e il percorso attraverso le iniziative svolte».

Tra le iniziative organizzate nel corso del 2023 dal Cigno verde e che hanno visto il protagonismo delle aziende, molte hanno riguardato, in tutto il Paese, la riqualificazione dai rifiuti degli spazi verdi urbani e delle spiagge; con la possibilità di vivere esperienze di citizen science, censendo la quantità e la tipologia dei rifiuti dispersi con i monitoraggi Beach Litter Park Litter. In totale sono stati 38 le spiagge e 57 i parchi urbani che hanno ospitato queste attività, rispettivamente in 36 e 15 città. E ancora 11 le iniziative di “Bimbi in Ufficio”: 780 bambine e bambini (3-14 anni) che, visitando gli uffici dei propri genitori, hanno partecipato ai laboratori organizzati dagli animatori di Legambiente su numerosi temi come il riciclo creativo della plastica, la corretta alimentazione, l’importanza degli alberi e della mobilità sostenibile. Inoltre, 6 gli appuntamenti formativi (in presenza e online) che hanno coinvolto 360 collaboratori aziendali, con attività di sensibilizzazione sull’adozione di stili di vita e comportamenti sostenibili: dalla corretta raccolta differenziata alle energie rinnovabili fino all’economia circolare.

Dati che il Cigno Verde ha presentato oggi alla decima edizione del workshop “Sinergie: Creare valore con Legambiente” che quest’anno, ispirandosi al XII Congresso Nazionale di Legambiente ha come tema  “Innovare – Includere – Riconvertire”.  E i temi del Congresso, che si è svolto a Roma dal 1 al 3 dicembre scorso, fanno da guida alle nuove proposte progettuali per il 2024: «Nel cuore delle attività offerte alle aziende sempre più citizen science ed economia circolare, ma anche una maggiore collaborazione con altre associazioni che si occupano di sociale, unendo valenza ambientale e sociale; il rafforzamento della promozione e custodia della biodiversità; lo sviluppo del tema fast fashion, con attività laboratoriali di recupero di indumenti, organizzate in sinergia con soggetti e associazioni che operano in questa filiera e che si occupando di sociale, per educare e sensibilizzare verso scelte sempre più sostenibili».

Intervenendo al workshop, il direttore nazionale di Legambiente  Giorgio Zampetti ha detto che «E’ Un’alleanza per il futuro che si dimostra sempre più vincente, quella tra le aziende e il Terzo settore  Dalla pulizia delle aree verdi urbane e spiagge, ai webinar formativi fino ai laboratori sull’economia circolare rivolti ai più piccoli: tutte occasioni straordinarie per informarsi, educare, condividere, apprendere come assumere comportamenti più sostenibili, non solo nel lavoro ma nella vita quotidiana. Tasselli fondamentali nel perseguimento degli obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030, con un’importante ricaduta sulle comunità, migliorando la qualità di vita dei cittadini e facendo qualcosa di concreto per i territori».

legambiente cita alcune delle aziende protagoniste delle giornate di volontariato: Capgemini che in tutte le sedi italiane ha fatto scendere in campo i dipendenti e le famiglie per la riqualificazione di aree verdi urbane e spiagge e per i relativi monitoraggi Beach e Park litter, censendo la quantità e la tipologia dei rifiuti dispersi. Protagonisti dell’attività di citizen sciencePark Litter e Beach Litter di Legambiente anche i dipendenti e i manager di Enel, impegnati in tutta Italia nella pulizia di aree verdi urbane e spiagge. E ancora Hilti che in tutte le sedi in Italia ha organizzato iniziative rivolte ai dipendenti e aperte anche ai più piccoli, riguardanti temi dell’economia circolare e del recupero creativo, donando anche strumenti utili alle attività di volontariato ai circoli locali di Legambiente. Essity che, nella sede di Legnano, ha organizzato il “Family Experience Day”, dedicato ai dipendenti e alle loro famiglie, con l’obiettivo di mettere in luce comportamenti sostenibili da adottare in ufficio e nella vita quotidiana. Esperienza affine è quella di Alstom con “Ti presento Alstom”: open day rivolto alle famiglie dei dipendenti per scoprire l’azienda e le sue attività, che ha previsto – nell’ambito del format di Legambiente “Bimbi in ufficio” – laboratori sulla sostenibilità per i bambini dai 3 ai 14 anni.

Ida La Camera, responsabile nazionale volontariato aziendale di Legambiente, conclude: «Siamo molto fieri dei numeri che presentiamo oggi in occasione della X edizione del workshop. Per il futuro, i temi del XII Congresso Nazionale “L’Italia cantiere. Innovare – Includere – Riconvertire” ci faranno da bussola, cercando di accompagnare sempre più le aziende verso percorsi di responsabilità sociale, offrendo loro sempre più possibilità. Tra le novità che introdurremo ci saranno le attività sul tema della promozione e custodia della biodiversità e del fast fashion, sensibilizzando agli impatti ambientali e sociali e educando a scelte sempre più sostenibili».