Caccia, munizioni al piombo: il Tar boccia i ministri, divieti confermati nelle zone umide
Lac, LAV, Lipu e Wwf: «Organi di controllo e polizia facciano rispettare il Regolamento europeo»
[7 Settembre 2023]
Il 5 settembre il TAR del Lazio ha emanato un’ordinanza sul ricorso di Lac, LAV, Lipu e Wwf contro la circolare dei ministeri dell’ambiente e dell’agricoltura che era in contrasto con il Regolamento europeo 2021/57 di divieto dell’utilizzo delle munizioni al piombo nelle zone umide, «Fornendo – dicono le associazioni – interpretazioni del concetto di “zona umida” a esclusivo beneficio dei cacciatori nonostante la funzione del Regolamento sia quella di tutelare la salute animale e umana».
Nell’ordinanza del TAR Lazio si legge che «L’atto gravato è notoriamente inidoneo – per natura, forma e procedimento – ad incidere sulle puntuali previsioni del Regolamento sovranazionale, che sono quindi all’attualità pienamente cogenti e direttamente applicabili dai competenti Organi accertatori e giudicanti».
Come spiegano le 4 associazioni, «In sostanza, la Circolare predisposta dai Ministeri italiani, su richiesta del mondo venatorio, non può in alcuna maniera modificare i contenuti del Regolamento europeo che quindi rimangono tali e direttamente applicati anche nel nostro Paese» e ricordano che, già a fine luglio, la Commissione europea ha aperto una procedura Pilot nei confronti dell’Italia in materia di caccia, anche per la violazione del citato Regolamento europeo 2021/57» e ricordano che la Commissione Ue ha duramente criticato in più punti la Circolare interministeriale che «Con un’interpretazione restrittiva al nuovo Regolamento europeo, esclude dal campo di applicazione moltissime aree umide, come improvvidamente richiesto dal mondo venatorio, limitandone l’applicazione alle zone in cui il divieto è già vigente. Un raggiro delle regole che, vista la pericolosità nel piombo disperso nell’acqua, comporterebbe non pochi danni agli uccelli e all’ambiente».
Dopo le contestazioni della Commissione Ue è arrivata anche la bocciatura del TAR, che cancella la validità della Circolare e che rende immediatamente applicato il Regolamento.
Lac, LAV, Lipu e Wwf concludono: «Invitiamo tutti gli organi di controllo e le forze di Polizia – affermano le associazioni – a far rispettare pienamente il Regolamento europeo, e dunque il divieto di utilizzo e possesso di munizioni al piombo nelle zone umide e nel raggio di cento metri da esse, fatte salve restrizioni più estese previste dalle singole Regioni. Chiediamo inoltre al Governo di fornire con urgenza agli operatori di polizia gli strumenti idonei a verificare il materiale contenuto nelle munizioni per non rischiare di continuare a mettere a rischio la salute pubblica e subire una pesante procedura d’infrazione».