Dall’Europarlamento ok alle nuove misure per migliorare la qualità dell’aria
Limiti più rigorosi per il 2030, indici comparabili in tutti gli Stati Ue, accesso alla giustizia e diritto al risarcimento dei cittadini
[24 Aprile 2024]
Nell’Unione europea l’inquinamento atmosferico continua ad essere la prima causa ambientale di morte prematura con 300.000 morti all’anno. Nell’ottobre 2022 la Commissione europea ha proposto una revisione delle norme dell’UE in materia di qualità dell’aria con obiettivi più ambiziosi per il 2030 per conseguire l’obiettivo “inquinamento zero” entro il 2050, in linea con il piano d’azione sull’inquinamento zero.
Oggi, con 381 voti favorevoli, 225 contrari e 17 astensioni, il Parlamento europeo ha adottato in via definitiva un accordo politico provvisorio con i governi dell’Ue su nuove misure per migliorare la qualità dell’aria ed eliminare i danni per la salute umana, gli ecosistemi naturali e la biodiversità. La legge deve ora essere formalmente adottata dal Consiglio, prima di essere pubblicata nella Gazzetta ufficiale dell’UE ed entrare in vigore 20 giorni dopo. I Paesi dell’Ue avranno quindi due anni di tempo per applicare le nuove norme.
L’Europarlamento spiega che «La direttiva stabilisce limiti e obiettivi più rigorosi per il 2030 per gli inquinanti con gravi ripercussioni sulla salute umana, tra cui il particolato (PM2.5, PM10), NO2 (anidride carbonica) e SO2 (anidride solforosa). Gli Stati membri potranno chiedere che il termine per il 2030 sia posticipato di un massimo di dieci anni, se sono soddisfatte condizioni specifiche. In caso di violazione delle nuove norme nazionali di applicazione della direttiva, le persone colpite dall’inquinamento atmosferico potranno intraprendere azioni legali e ricevere un risarcimento se la loro salute è stata danneggiata. Saranno inoltre istituiti più punti di campionamento della qualità dell’aria nelle città e gli indici di qualità dell’aria, attualmente frammentati in tutta l’Ue, diventeranno comparabili, chiari e disponibili al pubblico».
il relatore, il socialista spagnolo Javi López, ha sottolineato che «Aggiornando gli standard di qualità dell’aria, alcuni dei quali sono stati stabiliti quasi due decenni fa, l’inquinamento sarà dimezzato in tutta l’UE, aprendo la strada a un futuro più sano e sostenibile. Grazie al Parlamento, le norme aggiornate migliorano il monitoraggio della qualità dell’aria e proteggono in modo più efficace i gruppi vulnerabili. Quella di oggi è una vittoria significativa nel nostro costante impegno a garantire un ambiente più sicuro e più pulito per tutti i cittadini europei».