Eea: nell’Ue necessarie ulteriori azioni per ridurre gli impatti dei pesticidi chimici

Occorre fare molto di più per raggiungere gli obiettivi dell'Ue di ridurre del 50% l'uso e il rischio di pesticidi chimici e più pericolosi entro il 2030

[26 Aprile 2023]

L’utilizzo diffuso di pesticidi è la principale fonte di inquinamento: contamina l’acqua, il suolo e l’aria, provoca la perdita di biodiversità e porta alla resistenza dei parassiti. Eppure, in Europa  i pesticidi sono utilizzati anche nella silvicoltura, lungo strade e ferrovie, nonché in parchi, parchi giochi o giardini pubblici, frequentati in particolare da bambini, donne incinte e anziani, che sono gruppi più vulnerabili ai pesticidi.

Il settore agricolo europeo fa ancora affidamento sull’utilizzo di elevati volumi di pesticidi chimici e dal 2011 al 2020 le vendite di pesticidi negli Stati membri dell’Ue-27 sono rimaste relativamente stabili a circa 350.000 tonnellate all’anno. L’ European Environment Agency (EEA) ricorda che «Nel 2020, uno o più pesticidi sono stati rilevati al di sopra delle soglie di preoccupazione (un rischio per la salute umana) nel 22% di tutti i siti di monitoraggio nei fiumi e nei laghi in tutta Europa. In termini di inquinamento del suolo, l’83% dei suoli agricoli testati in uno studio del 2019 conteneva residui di pesticidi».

L’inquinamento da pesticidi è uno dei fattori chiave della perdita di biodiversità in Europa. In particolare, l’uso di pesticidi ha causato un calo significativo delle popolazioni di insetti, minacciando i ruoli essenziali che svolgono nella produzione alimentare, in particolare l’impollinazione della maggior parte delle colture di frutta e verdura

Il nuovo briefing “How pesticides impact human health and ecosystems in Europe” pubblicato dall’European Environment Agency (EEA) riassume le ultime conoscenze su come i pesticidi chimici incidono sulla nostra salute e sull’ambiente e presenta buone pratiche per ridurne l’uso e il rischio in tutta Europa ed evidenzia le buone pratiche su come ridurre l’uso di pesticidi e gestire i rischi associati senza compromettere l’approvvigionamento alimentare.

L’EEA ricorda che «Le persone sono esposte ai pesticidi principalmente attraverso l’alimentazione, inclusi cibo e acqua potabile, nonché trascorrendo del tempo nelle aree in cui vengono applicati i pesticidi e, per i lavoratori agricoli, sul posto di lavoro. Uno studio di biomonitoraggio umano su larga scala condotto tra il 2014 e il 2021 in 5 Paesi europei ha rilevato la presenza di almeno 2 pesticidi nei corpi dell’84% dei partecipanti al sondaggio. I livelli di pesticidi erano costantemente più alti nei bambini che negli adulti, con i bambini che sono particolarmente sensibili agli impatti negativi sulla salute delle sostanze chimiche. L’esposizione umana ai pesticidi chimici è legata a una serie di gravi malattie croniche, come il cancro e le malattie cardiache, respiratorie e neurologiche, nonché ritardi dello sviluppo nei bambini».

Nel 2020, la strategia Farm to Fork della Commissione europea ha introdotto due obiettivi di riduzione dei pesticidi: una riduzione del 50% dell’utilizzo e del rischio dei pesticidi chimici e una riduzione del 50% dell’uso di pesticidi più pericolosi. La strategia è una parte fondamentale dell’European Green Deal e punta a rendere i sistemi alimentari europei equi, sani e sostenibili.  Il briefin Eea avverte che «Il raggiungimento degli obiettivi richiederà più lavoro da parte dei responsabili politici dell’Ue e degli Stati membri».

Recentemente, la Commissione europea ha proposto un nuovo regolamento sull’uso sostenibile dei pesticidi che richiederebbe ai Paesi di fissare obiettivi nazionali di riduzione, garantire che tutti gli agricoltori e altri utilizzatori professionali di pesticidi adottino sistemi di controllo dei parassiti rispettosi dell’ambiente e limitare l’uso di pesticidi nelle aree sensibili come il verde urbano e le aree protette. Altre misure discusse nel briefing includono la formazione di utenti e consulenti professionali, l’incentivazione del passaggio all’agricoltura biologica e di precisione e la tassazione dei pesticidi più pericolosi.

L’EEA conclude: «Per ridurre la dipendenza dai pesticidi chimici e mantenere la sicurezza alimentare, sarà anche fondamentale promuovere il passaggio a modelli alternativi di agricoltura che applichino concetti e principi ecologici alla produzione agricola».