Goletta dei Laghi: nel Viverone inquinato 1 punto su 3. Bene il lago di Avigliana
Migliorare lo stato di salute dei due laghi, anche per quanto riguarda lo stato chimico ed ecologico
[13 Luglio 2023]
La Goletta dei Laghi 2023 di Legambiente prosegue il suo viaggio in Piemonte per monitorare lo stato di salute dei bacini lacustri e dai monitoraggi è emerso che «Sul Lago Viverone, dei 3 punti campionati, 2 risultano essere entro i limiti di legge, mentre 1 è fortemente inquinato. La foce presso roggia Piverone, situata in località Anzasco a Piverone (BI), è risultata entro i limiti di legge, a differenza dell’anno scorso in cui era fortemente inquinata. Analogamente, il lago presso la foce del canale alla fine di strada Masseria Venaria a Viverone (BI) è risultato entro i limiti, nonostante l’inquinamento rilevato lo scorso anno. Il punto fortemente inquinato è il lago presso la foce del canale alla fine di strada Cocuello a Viverone (BI), che negli anni 2021 e 2022 era risultato entro i limiti.
Per quanto riguarda il lago di Avigliana, tutti i punti campionati sono risultati entro i limiti, inclusa la foce del Rio Grosso che, a partire dal 2020, aveva superato i limiti, e la foce del rio Freddo che, a partire dal 2021, era risultata fuori dai limiti di legge».
Federica Sisti, responsabile campagne di Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta, sottolinea che «Sul Viverone la situazione risulta in linea con le ultime annualità di monitoraggio, con criticità e miglioramenti. Riscontriamo un peggioramento nel punto campionato presso la foce del canale alla fine di strada Cocuello; mentre sia la Foce del canale alla fine di strada Messeria-Venaria che la Foce del canale presso la roggia di Piverone migliorano rispetto al 2022. Sull’Avigliana per la prima volta tutti e cinque i punti campionati risultano entro i limiti, con un forte miglioramento del Lago Piccolo. Questo miglioramento non è però un punto d’arrivo ma un punto di partenza che deve motivarci ad alzare l’asticella e lavorare in concerto con le amministrazioni locali e gli enti che insistono sul territorio per migliorare quello che è lo stato di salute complessivo dei due laghi, anche per quanto riguarda lo stato chimico ed ecologico».
Alberto Maffiotti, responsabile del Dipartimento Arpa di Torino, ha spiegato che «Sul Lago di Avigliana, dopo molti anni senza episodi significativi, è in corso una fioritura di cianobatteri rilevata nel corso del campionamento di fine giugno. Come da indicazioni dell’Istituto Superiore di Sanità e seguendo le nostre procedure interne, visto il superamento per entrambe le zone delle 20.000 cell/ml e la presenza di Microcystis, è stata effettuata comunicazione al Comune ed avviata la ricerca delle tossine algali. Per entrambe le zone la concentrazione di microcistine si è mantenuta ampiamente al di sotto della soglia che prevede l’interruzione della balneazione per cui la scorsa settimana si è effettuato nuovamente un campione per la lettura dei cianobatteri e si è verificato che a Gran Baia la fioritura era conclusa. In questa settimana è stato nuovamente effettuato il campione per il monitoraggio della fioritura dei cianobatteri sul punto di Chalet Grigneto per cui sarà possibile a breve sapere se può considerarsi conclusa su tutto il lago la fase di allerta».
Stefano Ditella, assessore all’ambiente Comune di Avigliana, ha concluso: «Il lavoro portato avanti in questi anni sul Lago Grande sta dando i suoi frutti e il grande apprezzamento da parte dei turisti ne è la prova, pur nella consapevolezza che si tratta di un parco naturale, in cui bisogna mantenere un comportamento consono al contesto in cui ci si trova. Oggi l’amministrazione è al lavoro per alleggerire i flussi turistici sul lago, cercando di distribuirli su più stagioni e di valorizzare anche altri ambienti acquatici, come quello della Dora Riparia, lungo la quale è stata recentemente istituita una Zona Naturale di Salvaguardia. Inoltre, in sinergia con la Città Metropolitana e l’Ente di Gestione delle Aree Protette delle Alpi Cozie, vogliamo impegnarci con la nuova amministrazione di Trana a risolvere le criticità legate all’inquinamento del Lago Piccolo, agendo sulle cause localizzate nella torbiera di Trana».