Legambiente: Sono anni che denunciamo le criticità del sistema depurativo regionale. E’ emergenza presenteremo degli esposti
Goletta Verde: in Sicilia oltre i limiti gli inquinanti riscontrati in quasi tutte le province
Su 26 punti monitorati, 22 risultano inquinati, di cui 17 fortemente inquinati
[18 Luglio 2018]
Le coste siciliane continuano a subire la minaccia della mancata depurazione e quella scattata tra il 3 e il 6 luglio dalla squadra di tecnici di Goletta Verde non poteva che essere una fotografia drammatica: «Su 26 punti monitorati ben 22 presentano cariche batteriche elevate. Nel mirino ci sono sempre canali e foci che continuano a riversare in mare scarichi non adeguatamente depurati. E ci sono anche record assoluti, con situazioni che nonostante esposti dell’associazione e controlli delle forze dell’ordine mostrano un inquinamento ormai cronico: è il caso della foce del fiume Alcantara, che da anni presenta livelli di inquinamento elevatissimi e dove la presenza di un depuratore sottodimensionato non permette di trattare adeguatamente i carichi inquinanti che arrivano dai Comuni di Giardini Naxos, Taormina e Castelmola, o la vergognosa situazione in cui versa il Comune di Augusta, dove i cittadini aspettando da 40 anni un depuratore che ancora non arriva».
Ecco in dettaglio delle analisi di Goletta Verde:
Nove i punti monitorati in provincia di Palermo, di cui sette giudicati fortemente inquinati: allo sbocco dello scarico presso A. Diaz, piano Stenditore Lungomare, in località Porticello, allo scarico delle acque bianche presso Spiaggia Sarello, allo sbocco del canale sulla spiaggia presso piazza Marina, alla foce del torrente Nocella, alla foce dello scarico presso corso Bernardo Mattarella, alla foce del fiume Chiachea presso lo sbocco del depuratore. Risultati inquinati, invece, i punti alla foce del fiume Pinto, spiaggia La Praiola.
In provincia di Agrigento tre i punti monitorati: uno è risultato fortemente inquinato, alla foce del torrente Cansalamone; sulla spiaggia viale delle Dune, presso canale, invece, il giudizio è stato di inquinato, entro i limiti il punto campionato sulla spiaggia fronte torrente Re.
Quattro i punti monitorati in provincia di Catania, di cui tre fortemente inquinati, rispettivamente allo sbocco dello scarico fognario inizio Lungomare Galatea, Foce Torrente Macchia, in località Sant’Anna, e alla Foce del fiume Alcantara, e uno entro i limiti, allo sbocco del canale Forcile in Contrada Pontano d’Arci.
Due i punti monitorati in provincia di Messina, entrambi entro i limiti ovvero la spiaggia presso via IV novembre 271 e la spiaggia presso scarico via Crisafulli.
Fortemente inquinati i due i punti monitorati in provincia di Siracusa, ovvero alla foce del Canale Grimaldi e alla Spiaggetta del Granatello.
Sui due punti campionati in provincia di Caltanissetta uno è risultato fortemente inquinato, ovvero alla foce del fiume Gattano, l’altro invece inquinato, alla foce del torrente Rizzuto.
Entro i limiti, invece, il punto monitorato in provincia di Ragusa alla spiaggia fronte fiumara di Modica.
In provincia di Trapani tre i punti monitorati, risultati tutti fortemente inquinati: alla spiaggia presso lo scarico del depuratore, alla foce del fiume Delia, e alla spiaggia presso pennello fronte oasi ecologica.
Non va meglio sul fronte dell’informazione ai cittadini: anche se a cartellonistica informativa è obbligatoria da anni, i tecnici di Goletta Verde in Sicilia non hanno avvistato nemmeno un cartello nei 26 punti monitorati.
Il presidente nazionale di Legambiente, Stefano Ciafani, sottolinea che «a maladepurazione è un’emergenza ambientale che va affrontata con urgenza, visto che siamo stati anche condannati a pagare all’Ue una multa da 25 milioni di euro, più 30 milioni ogni sei mesi finché non ci metteremo in regola. Sebbene a un prezzo salatissimo, su questo tema dovremmo essere grati alle istituzioni europee perché ci aiuteranno a risolvere il problema della mancata depurazione. E lo dimostra il nostro monitoraggio, che ripetiamo sempre non vuole sostituirsi ai controlli ufficiali, ma punta ad accendere un riflettore sulle criticità ancora presenti nei sistemi depurativi regionali. Anche quest’anno la fotografia scattata da Goletta Verde ci restituisce un’istantanea drammatica per molte aree della costa sicula. Parliamo non a caso di malati cronici, situazioni critiche che segnaliamo da anni, ma per le quali evidentemente poco o nulla è stato fatto. Per questo Legambiente quest’anno affiancherà alla denuncia pubblica sullo stato delle acque anche un’azione giuridica, presentando nuovi esposti alle autorità competenti per chiedere di verificare le cause di queste criticità e denunciare i responsabili secondo le nuove norme previste dalla legge sugli ecoreati».
Gianfranco Zanna, presidente di Legambiente Sicilia, conclude: «Lo ribadiamo da tempo, ma purtroppo non troviamo riscontri: in Sicilia il problema della depurazione rimane drammatico, anzi è peggiorato rispetto allo scorso anno, come dimostrano i risultati dei campionamenti fatti dai tecnici di Goletta Verde Ecco perché, agli esposti già presentati l’anno scorso dopo il passaggio di Goletta Verde – relativi ai 5 punti che risultavano fortemente inquinati ormai da troppi anni, ovvero Aci Castello, Aci Trezza, allo sbocco dello scarico fognario inizio lungomare Galatea, a Calatabiano, San Marco, Foce fiume Alcantara, a Porto Grande, Siracusa, alla Foce del Canale Grimaldi, a Gela, in località Macchitella, alla Foce del fiume Gattano, e a Licata, sulla spiaggia fronte scarico depuratore abbiamo deciso di aggiungerne altri relativamente alla vergognosa situazione di Augusta, del tratto di costa Bagheria Santa Flavia e di quelli da Carini a Trappeto, oltre che rispetto ai casi cronici di Mazara del Vallo, Trapani e Castelvetrano. È necessario affrontare con decisione e una volta per tutte il tema della depurazione affinché rappresenti una priorità solo per pochi ma che coinvolga tutti i Comuni della nostra regione i quali rimandano di giorno in giorno un problema che è diventato ormai un’emergenza».