Greenpeace Deutschland fa causa contro Volkwagen
«Ha alimentato la crisi climatica e violato i diritti delle generazioni future»
[9 Novembre 2021]
Oggi Greenpeace Deuschland ha intentato una causa contro Volkswagen (VW), il secondo produttore di automobili al mondo, per non aver attuato un piano di decarbonizzazione in linea con gli accordi di Parigi, ossia limitare l’aumento della temperatura media globale entro 1,5°C. Alla fine di ottobre, VW aveva respinto la richiesta di Greenpeace di ridurre più velocemente le sue emissioni di CO2 e di abbandonare i veicoli a combustione interna entro il 2030.
In oltre 120 pagine, l’attivista di Fridays for Future Clara Mayer e Martin Kaiser e Roland Hipp di Greenpeace Deutschland dimostrano che le molte promesse della Volkswagen per una maggiore protezione del clima sono solo a parole. Gli ambientalisti dicono che «Sarebbe cruciale – e VW non ha mai commentato questo – che il gruppo riconosca la sua quota limitata del restante budget globale di gas serra. Secondo l’Intergovernmental Panel on Climate Change, non possono essere emesse più di 500 gigatonnellate di CO2 per avere una probabilità del 50% di limitare il riscaldamento globale agli 1,5 gradi tollerabili. Questo budget rimanente è come una torta: la denuncia elenca a quanti pezzi ha diritto un’azienda come VW in base ai calcoli dell’International energy agency (IEA)».
Kaiser, direttore esecutivo di Greenpeace Dautschland ha evidenziato che «L’andamento dei negoziati alla COP26 di Glasgow mostra che l’obiettivo 1,5 °C è a rischio e che può essere raggiunto solo con un coraggioso cambio di rotta della politica e dell’economia. Eppure, mentre le persone soffrono per gli impatti della crisi climatica, come le inondazioni e la siccità, le emissioni di CO2 del settore dei trasporti continuano ad aumentare. Le compagnie automobilistiche come Volkswagen devono assumersi le proprie responsabilità e agire molto più in fretta per eliminare il motore a combustione interna, altamente inquinante, e decarbonizzare le loro attività senza ulteriori ritardi». La causa è anche un avvertimento per i negoziati in corso per formare il nuovo governo “semaforo” di coalizione tedesco tra socialdemocratici, verdi e liberali.
Portando la causa davanti alla Corte regionale di Braunschweig, i querelanti denunciano la responsabilità civile di VW rispetto ai danni causati alle loro libertà personali, alla loro salute e alle loro proprietà. L’avvocato dei querelanti, , Roda Verheyen < denuncia: «VW è uno dei principali emettitori di CO2 paragonabile a una Stato, con una corrispondente responsabilità per la protezione del clima. Gli Stati in sé i emettono pochissima CO2, le compagnie commerciali come VW ne emettono molto e questo a livello globale. Tuttavia, le compagnie tedesche e internazionali pensano ancora che il loro percorso e il loro impegno per la protezione del clima possano essere del tutto vaghi e poco chiari. Nel precedente contro Shell, un tribunale ha stabilito che non solo gli Stati, ma anche le imprese devono ridurre le proprie emissioni di gas serra in linea con gli obiettivi climatici globali e ha condannato la compagnia petrolifera e tutte le sue sussidiarie a fare significativamente di più per la protezione del clima».
Chiedendo di giudicare Volkswagen responsabile per le conseguenze del suo modello di business dannoso per il clima, Greenpeace Deutschland invoca di fatto il rispetto della storica sentenza della corte costituzionale di Karlsruhe dell’aprile 2021, quando i giudici hanno stabilito che le generazioni future hanno il diritto fondamentale alla protezione del clima. Le grandi aziende, con le loro attività inquinanti, sono vincolate al rispetto di questo diritto.
All’inizio di dicembre, Volkswagen definirà il suo piano di investimenti per i prossimi 5 anni e Greenpeace ricorda che «Nonostante le richieste legali di agire per proteggere l’ambiente e le generazioni future, al momento il piano dell’azienda prevede la produzione di una nuova generazione di motori a combustione interna, dannosi per il clima, che la casa automobilistica sembra voler vendere almeno fino al 2040».
Se la causa dovesse avere successo, Greenpeace Deutschland stima che «Porterà a una riduzione di oltre due miliardi di tonnellate di CO2 emesse rispetto ai piani attuali di Volkswagen, più del doppio delle emissioni annuali dell’aviazione mondiale».