Strada ancora più in salita per l’agroecologia, a rischio ecosistemi e salute delle persone

Legambiente: sui pesticidi, all’Ue battuta di arresto inaccettabile

Save Bees and Farmers: azione legale come quella contro la proroga di 10 anni del glifosato

[24 Novembre 2023]

Dopo il secco no del Parlamento europeo al taglio del 50% entro il 2030 dell’utilizzo dei pesticidi e al nuovo  regolamento sull’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari (SUR) che rischia di mettere in crisi le politiche di sostenibilità in ambito agricolo predicate negli ultimi anni, Legambiente ricorda che «Il testo dovrà tornare in Consiglio ma le speranze degli addetti ai lavori sono ridotte al lumicino, anche in considerazione del fatto che sul testo la maggioranza Ursula si è letteralmente spaccata».

Angelo Gentili, responsabile agricoltura di Legambiente, commenta: «Gli obiettivi del Green Deal, delle strategie From farm to fork e Biodiversity 2030, dal voto di ieri sono a rischio. Il voto è uno schiaffo all’importante percorso fatto fino ad adesso sul fronte della sostenibilità dal campo alla tavola e rappresenta una battuta d’arresto che non ci possiamo permettere. Per fare in modo che le strategie europee trovino casa nelle consuetudini degli agricoltori serve un’architettura normativa. Farla venire meno significa picconare dal basso ogni tentativo di mettere in pratica la necessaria e non rimandabile transizione in agricoltura contro la quale il Parlamento europeo in sessione plenaria a Strasburgo ha votato. L’auspicio è che il Consiglio dell’Unione europea imbocchi la strada del negoziato in prima lettura. Solo in questo modo, il testo adottato dal Consiglio potrà tornare in seconda lettura in Parlamento. Una strada in salita che difficilmente potrà vedere la luce entro la fine della legislatura. Una disfatta».

Anche Legambiente si unisce al coro di cittadini e associazioni allarmati per la salute dell’ambiente e delle persone, dai cittadini agli agricoltori: «Il timore è che, tra Bruxelles e Strasburgo, se ne stia facendo una questione elettorale a discapito del buon senso e delle urgenze del Pianeta. Resta da sperare che, a dispetto dei pronostici, i tempi siano più brevi. Altrimenti, se ne riparlerà dopo giugno, con una nuova maggioranza».

L’Iniziativa dei cittadini europei (ECI) Save Bees and Farmers denuncia che  «La maggior parte dei conservatori, dei liberali e dell’estrema destra, nonché alcuni socialdemocratici, hanno ascoltato la lobby dell’industria chimica. Hanno seriamente indebolito la proposta rendendo la riduzione dei pesticidi non vincolante, abbassando gli obiettivi, eliminando l’obbligo di utilizzare alternative per evitare l’uso di pesticidi e indebolendo le regole per le aree sensibili e non includendo zone cuscinetto gravi. La proposta finale era così debole che non ce l’ha fatta. Hanno trascurato il consiglio di migliaia di scienziati. Non hanno ascoltato milioni di cittadini».

Ora che la proposta di riduzione dei pesticidi avanzata dalla Commissione Ue non è più sul tavolo negoziale, Save Bees and Farmers ricorda che «Non era perfetta, anzi era debole sotto alcuni aspetti, ma ci vorranno anni prima che ce ne sia una nuova. Nel frattempo agricoltori e cittadini sono esposti, il morbo di Parkinson è in aumento, l’acqua è inquinata e il collasso della biodiversità continua».

E l’ECI Save Bees and Farmers annuncia azioni legali come quella contro il via libera dato dalla Commissione Ue ad altri 10 anni di glifosato: Pesticide Action Network Europe, insieme a Générations Futures, Global2000, PAN Deutschland e PAN Nederland si opporranno a questa decisione in tribunale, anche se le associazioni sono consapevoli che «Sarà un caso giudiziario difficile, perché la posta in gioco è alta. Il glifosato è l’erbicida più venduto e il fiore all’occhiello dell’agricoltura chimica. Bayer-Monsanto e altri produttori si uniranno alla Commissione Europea in questo caso giudiziario. Lo hanno già fatto prima. Quindi noi e i nostri avvocati dovremo affrontare una batteria di oppositori ben preparati ed estremamente ben finanziati. Questo non ci fermerà, perché siamo ben preparati e sappiamo che la scienza e la legge europea sui pesticidi sono dalla nostra parte».