Litorale di Minturno: dati allarmanti sulla qualità delle acque degli scoli a mare
I risultati dei campionamenti eseguiti da Legambiente Sud Pontino per ricercare inquinamenti da possibili sversamenti fognari e scarichi abusivi
[10 Febbraio 2021]
Illustrando gli allarmanti risultati dei campionamenti effettuati dalla sua associazione sulla qualità delle acque degli scoli a mare sul litorale di Minturno (ai quali seguiranno quelli imminenti a Formia e Gaeta), il presidente del circolo Legambiente Sud Pontino, Dino Zonfrillo, ha sottolineato che «Le Spiagge costituiscono una straordinaria risorsa ambientale e turistica, ma sono anche spazi vissuti da milioni di persone per diversi mesi all’ anno. Oggi rendiamo noti i risultati dei primi campionamenti eseguiti per ricercare eventuali inquinamenti da possibili sversamenti fognari e scarichi abusivi. Si tratta della più dettagliata indagine Citizen Science mai effettuata sul nostro territorio eseguita dal Laboratorio di biologia marina di Legambiente Sud Pontino che si avvale delle recente e certificata tecnologie Idexx adottate negli Stati Uniti e recentemente riprese anche da molte ARPA tra cui anche l’ARPAL».
Il Cigno Verde cdel Sud Pontino evidenzia che «L’iniziativa è un fermo immagine dettagliato dello stato di salute degli scarichi che si riversano sulle nostre spiagge in base ai prelievi eseguiti nei primi giorni di febbraio. I parametri indagati sono microbiologici, Enterococchi intestinali ed Escherichia Coli, batteri comunemente presenti negli scarichi fognari ed indicatori riconosciuti di inquinamento. Vengono considerati come “Inquinati”, i campioni in cui almeno uno dei due parametri supera il valore limite previsto dalla normativa sulle acque di balneazione vigente in Italia e “Fortemente Inquinati” quelli in cui i limiti vengono superati per più del doppio del valore normativo».
Zonfrillo spiega che «La nostra indagine ha messo in evidenza che su 7 campionamenti effettuati ben 4 risultavano fortemente inquinati, superando alcuni persino 10 volte il valore ritenuto idoneo alla normativa, altri 2 inquinati e 1 nei limiti».
Il presidente di Legambiente Sud Pontino conclude ricordando che «Questo è il momento migliore per affrontare questi argomenti e adottare soluzioni lontano dall’inizio della stagione balneare che quest’anno è stata particolarmente difficile. La sfida che vogliamo lanciare è di aprire un confronto sul futuro delle spiagge basato su dati scientifici aggiornati. ll nostro monitoraggio non ha la pretesa di sostituirsi ai controlli delle ARPA ma punta a scovare le criticità. Chiediamo ai Comuni e agli Enti preposti, di fare azioni concrete per riqualificare il nostro mare».