Marea nera in Perù; il supporto tecnico di Ispra per la missione Unep/OCHA
L’incidente avvenuto mentre una petroliera italiana scaricava greggio
[31 Gennaio 2022]
In seguito alla marea nera che ha colpito le coste del Perù a causa di un incidente al Terminal Marítimo 2 della raffineria La Pampilla della multinazionale spagnola Repsol, un esperto dell’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA), tramite il Dipartimento di Protezione Civile, è in missione in Perù con il team di esperti reclutato dal sistema di risposta internazionale alla richiesta di assistenza avanzata dal governo peruviano all‘UNEP/OCHA Joint Environment Unit (JEU), per fornire supporto tecnico-scientifico alle autorità peruviane per superare l’emergenza, migliorare il sistema di preparazione e di risposta a simili emergenze ambientali.
All’Ispra ricordano che «L’eruzione catastrofica del vulcano Hunga Tonga-Hunga Ha’apai nel Pacifico meridionale ha provocato onde di tsunami che hanno raggiunto anche le coste del Perù. il 15 gennaio, a poche ore dall’eruzione, una marea nera ha invaso un ampio tratto di costa a nord della capitale, Lima. Causa di quello che le autorità peruviane hanno definito “un disastro ambientale senza precedenti” è il petrolio grezzo liberatosi in mare, proprietà della società Repsol S.A.».