Nelle aree inquinate livelli sproporzionati di decessi per Coronavirus
L'esposizione agli inquinanti atmosferici contribuisce alla mortalità da Covid-19 negli Stati Uniti
[14 Settembre 2020]
Lo studio “Hazardous air pollutant exposure as a contributing factor to COVID-19 mortality in the United States”, pubblicato su Environmental Research Letters da un team di di ricercatori dell’ UNY Environmental Science and Forestry (ESF) e di ProPublica, ha trovato un collegamento tra l’esposizione cronica agli inquinanti atmosferici pericolosi (HAPS) e i tassi di mortalità da Covid-19.
All’ESF spiegano che «Gli HAPS, tra cui formaldeide, cromo e nichel, sono composti regolamentati dal Clean Air Act e noti per causare problemi alla salute umana. negli Stati Uniti questi composti tossici vengono rilasciati da una varietà di fonti, tra le quali industria, famiglie, veicoli automobilistici e incendi boschivi.
La Environmental Protection Agency Usa (EPA)definisce gli HAP come sostanze chimiche note o sospette di provocare il cancro e altri gravi problemi di salute.
Il principale autore dello studio, Michael Petroni, del Center for Environmental Medicine and Informatics dell’ESF, ricorda che «I ricercatori si sono chiesti: l’esposizione cronica a questi composti influisce sulla capacità del corpo di combattere il COVID-19?»
L’11 luglio, quando lo studio è stato finalizzato, il Covid negli Usa aveva già causato più di 100.000 vittime. L’analisi ha esaminato l’inquinamento atmosferico e le morti del coronavirus nelle circa 3.100 contee degli Stati Uniti e ha trovato una stretta correlazione tra i livelli di inquinanti pericolosi e il tasso di mortalità pro capite da Covid-19. lo studio stima che «Le contee degli Stati Uniti con i livelli di HAP più alti, in media, stanno registrando il doppio del tasso di mortalità da CovidD-19 rispetto alle contee con i livelli di HAP più bassi». Hanno anche scoperto che «i tassi di mortalità sono aumentati nelle aree con maggiore particolato e inquinamento da ozono».
ProPublica evidenzia che «Un inquinamento atmosferico pericoloso può aiutare a spiegare il numero sproporzionato di morti per Covid-19 in comunità come la parrocchia di West Baton Rouge, dove ha sede Port Allen. Con 39 morti al 7 settembre, il tasso di mortalità pro capite da Covid-19 della parrocchia l’ha classificata tra il 3% più alto di tutte le contee degli Stati Uniti con almeno 30 decessi». Anche molte delle contee vicine, nel corridoio industriale della Louisiana sono, in cima alla lista.
Lo studio punta ad aiutare la società statunitense a comprendere gli effetti dell’esposizione cronica all’inquinamento atmosferico attraverso la lente della pandemia Covid-19 e a fare un confronto tra gli effetti di un’ampia varietà di inquinanti atmosferici e ad aiutare a guidare il processo decisionale futuro.
Petroni sottolinea che «E’ interessante notare che le contee con alti tassi di mortalità e HAP si trovano negli stati semi-rurali del sud, non solo nei centri ad elevata popolazione».
Dopo aver ricevuto i dati di questo studio Enesta Jones, una portavoce dell’epa, ha detto che «La comprensione dei collegamenti tra inquinamento atmosferico e Covid-19 è un processo complicato che richiederà molti anni. La ricerca in questo settore è solo all’inizio e l’EPA attende con impazienza di rivedere i documenti una volta che saranno sottoposti a peer-review e pubblicati».
Ma negare un collegamento è difficile proprio basandosi sui dati EPA. Il corridoio industriale che si estende lungo il fiume Mississippi da Baton Rouge a New Orleans è soprannominato “Cancer Alley” a causa dei rischi per la salute legati alle emissioni chimiche locali. Ch vive in quell’area si considera fortunato se no ha avuto nessuno in famiglia con il cancro. Ma le malattie resoiratorie come l’asma sono diffusissime. Secondo i dati dell’EPA, nella parrocchia di West Baton Rouge c’è più inquinamento atmosferico che nel 99% delle altre contee statunitensi.
Ornai si susseguono gli studi che evidenziano un collegamento tra asma ed esposizione all’inquinamento atmosferico e tra questo e l’incidenza del Covid-19. Sebbene i ricercatori non siano sicuri di come ciò avvenga, ritengono che gli inquinanti atmosferici potrebbero impedire al sistema immunitario del corpo di essere in grado di distinguere tra un allergene innocuo e una particella pericolosa, come un virus. I Centers for Disease Control and Prevention hanno affermato che le persone che soffrono di asma sono a maggior rischio di ammalarsi gravemente a causa del Covid-19.
Ma l’inquinamento atmosferico può anche avere effetti permanenti sulla salute che aggravano i sintomi del Covid-19, indipendentemente dal fatto che una persona continui o meno a respirare aria inquinata. Vijay Limaye, uno scienziato del Natural Resources Defense Council che si occupa di salute ambientale, ha spiegato che «Il calo a breve termine degli inquinanti atmosferici a New York City a causa delle misure del lockdown di marzo e aprile ha fatto poco per proteggere le popolazioni che soffrono di esposizione a lungo termine. In alcuni casi, i danni ai nostri polmoni, al nostro cervello, ai nostri cuori causati dall’inquinamento atmosferico sono irreversibili. E ci sono alcuni danni inflitti da queste esposizioni che non possono essere mitigati nemmeno dopo mesi o anni di respirazione di aria più pulita.
I ricercatori di ProPublica e SUNY hanno creato una classifica nazionale delle contee Usa combinando due variabili: il tasso di mortalità da Covid-19 e la quantità di inquinamento che colpisce il sistema respiratorio. In testa alla lista c’è il Bronx, un quartiere newyorkese che è stato particolarmente colpito dal Covid-19. Mentre tutti i 5 distretti di New York City, tranne Staten Island, sono nei primi 20 posti di questa sporca classifica, il resto dell’elenco include contee scarsamente popolate in Louisiana, Alabama e Georgia, dove però ci sono impianti industriali o centrali elettriche. 5 contee tra le prime 20 si trovano nel basso corso del Mississippi, nel corridoio chimico della Louisiana, inclusa la parrocchia di West Baton Rouge.