Stoppare il superinquinante
L’abbattimento delle emissioni di N2O dalla produzione globale di acido adipico è possibile ed economica
[9 Maggio 2023]
L’acido adipico è un composto bianco, cristallino che viene utilizzato soprattutto nella produzione di nylon 6,6 ma anche per produrre poliuretani, come reagente per formare plastificanti e componenti lubrificanti e nella produzione di polioli di poliestere. Il nuovo rapporto “Stopping a Super-Pollutant: N2O Emissions Abatement from Global Adipic Acid Production” pubblicato da Global Efficiency Intelligence, evidenzia che «La produzione di acido adipico è una delle maggiori fonti di emissioni di protossido di azoto (N2O). L’impatto di 1 kg di N2O sul riscaldamento dell’atmosfera è quasi 273 volte quello di 1 kg di anidride carbonica (CO2). Pertanto, N2O è uno dei cosiddetti super inquinanti».
Global Efficiency Intelligence stima che nel mondo ci siano 39 impianti operativi che producono acido adipico e che quasi due terzi della produzione globale di acido adipico avviene in Cina e negli Stati Uniti e che «Le emissioni annuali di N2O dagli impianti di produzione di acido adipico in Cina siano di circa 134 milioni di tonnellate (Mt) di CO2eq/anno per il 2021, mentre si stima che il resto del mondo contribuisca solo con 8,5 Mt CO2eq/anno».
La Cina rappresenta quindi il 94% delle emissioni annuali globali di N2O provenienti dalla produzione di acido adipico e il rapporto fa notare che «Pertanto, garantire che le tecnologie di abbattimento di N2O siano installate e operative in tutti gli impianti di produzione di acido adipico in Cina dovrebbe essere considerata una priorità in questo settore industriale. Esistono tecnologie commercialmente mature ampiamente utilizzate per ridurre a basso costo le emissioni di N2O. Le nostre analisi indichino che le riduzioni delle emissioni di acido adipico sono altamente convenienti, con controlli di alto livello disponibili a meno di 0,50 dollari per tonnellata di CO2eq abbattuta e livelli di controllo altissimi a meno di 5 dollari per tonnellata di CO2eq abbattuta».
I prodotti intermedi dell’acido adipico includono nylon 6,6, poliuretano, estere adipato e altri prodotti. Il nylon 6,6 è di gran lunga il prodotto più significativo ottenuto dall’acido adipico con una quota di oltre l’83%, oltre 2.500 kt/anno, e il poliuretano è il secondo prodotto più grande con una quota di oltre l’8%, oltre 230 kt/anno, della domanda totale di acido adipico a livello globale. L’industria automobilistica consuma circa il 65% del nylon 6,6 mentre il segmento dei materassi da letto consuma circa il 40% del poliuretano. Sulla base dei dati pubblicati da “Stopping a Super-Pollutant”, nel 2021, lLe emissioni globali di N2O provenienti dall’utilizzo di acido adipico per la produzione di nylon 6,6 e poliuretano sono state rispettivamente di circa 112 e 10,5 Mt CO2eq.
L’industria automobilistica e dei veicoli leggeri potrebbe essere quella che può maggiormente favorire l’installazione delle tecnologie di abbattimento di N2O nei suoi processi a monte. L’analisi di Global Efficiency Intelligence stima che «Un’autovettura o un veicolo leggero abbia una media di emissioni di N2O incorporate di 976 kg CO2eq/veicolo, poco meno di 1 tonnellata CO2eq per veicolo . Si stima che circa il 99% della fonte di emissioni di N2O incorporate nelle autovetture e nei veicoli leggeri provenga dalla produzione di nylon 6,6 e la restante fonte sia il poliuretano. Delle 74 Mt CO2eq/anno di emissioni di N2O incorporate nelle autovetture e nei veicoli leggeri, la quota di pneumatici, seggiolini auto e airbag è rispettivamente di circa il 20%, 6% e 6%».
L’intensità delle emissioni di N2O incorporate per un airbag, un seggiolino auto, e uno pneumatico è stimata rispettivamente a 28,7, 14,3 e 9,4 kg CO2eq/prodotto. L’intensità delle emissioni di N2O incorporato per i materassi e biancheria da letto è stimata rispettivamente a 0,2 e 6,2 kg di CO2eq/prodotto.
A chi dice che il costo dell’abbattimento delle emissioni di N2O farebbe aumentare il prezzo dell’acido adipico e dei prodotti intermedi associati (ad esempio nylon 6,6 e poliuretano), il rapporto ribatte che «In termini di costo di abbattimento per unità di prodotto, il costo medio di abbattimento per un’autovettura o un veicolo leggero è di soli $ 0,4 per veicolo. Il costo di abbattimento per airbag, seggiolini auto e pneumatici è stimato rispettivamente in $ 0,012, $ 0,006 e $ 0,004 per prodotto. Il costo di abbattimento per materassi e per biancheria da letto è stimato rispettivamente in $ 0,00007 e $ 0,0026 per prodotto».
Lo a studio ha anche previsto le emissioni totali di N2O dell’industria globale dell’acido adipico fino al 2050, in diversi scenari e applicando tassi di adozione variabili per le tecnologie di abbattimento e ne viene fuori che «Nello scenario business-as-usual (BAU), le emissioni totali di N2O dell’industria globale dell’acido adipico aumenteranno di circa il 92% tra il 2021 e il 2050». Nello scenario Advanced, l’analisi dimostra che una maggiore diffusione delle tecnologie di abbattimento si tradurrà in significativi tassi di abbattimento per l’industria globale dell’acido adipico, con conseguenti riduzioni annuali delle emissioni di N2O stimate fino al 90% al 2035 e al 94% nel 2050.
I due autori dello studio, Ali Hasanbeigi e Adam Sibal, concludono: «In sintesi, ridurre le emissioni di N2O dalla produzione di acido adipico è relativamente facile ed economico e la tecnologia è già disponibile e ampiamente utilizzata. Con il giusto insieme di politiche e partnership tra industria, responsabili politici e altri stakeholders, l’industria manifatturiera globale dell’acido adipico può passare alle emissioni net zero di N2O provenienti dalla produzione di acido adipico a un costo molto basso. Le case automobilistiche globali possono svolgere un ruolo significativo nel fornire l’attrazione della domanda per questa produzione di acido adipico a zero emissioni di N2O».