Lo Stato mette all’asta l’isola veneziana di Poveglia, ma i cittadini non ci stanno
[8 Maggio 2014]
Sono state aperte le buste elettroniche contenenti le offerte al demanio per l’aggiudicazione all’asta dell’isola di Poveglia, a Venezia. Il demanio ha quindi chiuso la fase di esame delle offerte pervenute per l’aggiudicazione dell’isola di Poveglia, messa all’asta al prezzo base di 0 euro. Alla seconda fase dell’asta sono state quindi ammessi solo due soggetti: l’Associazione Poveglia – Poveglia per tutti, con un’offerta di 160.000 euro, e “User 10801” con un’offerta molto più consistente di 513.000 euro. Quelli di Poveglia per tutti spiegano sulla loro pagina Facebook: «Non sappiamo chi sia dietro la sigla “User 10801”, mentre dietro a noi ci sono oltre duemila persone che crescono ogni giorno e sono disposte a metterci la faccia. Per noi sarà una lotta contro il tempo per riuscire a raccogliere il denaro che manca a raggiungere l’altra offerta. Invitiamo tutti a sostenerci, dando la loro adesione».
Per l’associazione che si batte contro la svendita dell’isola è comunque un successo essere riuscita a passare alla seconda fase e continuerà a raccogliere sottoscrizioni, per l’asta prevista per il 13 maggio, intanto ringrazia «Le migliaia di persone che hanno aderito e che in queste ore stanno aderendo con slancio e generosità, condividendo l’auspicio che Poveglia rimanga pubblicamente e liberamente fruibile da tutti e le tantissime persone che hanno espresso questo intendimento nelle forme e nei modi più diversi. Il lavoro continua. Avevamo di fronte due ipotesi: continuare o rinunciare, la rinuncia non è stata presa in considerazione». Ma il 13 maggio l’asta del Demanio con i rilanci per l’isola veneziana partirà dall’offerta più alta, quella da 513.000 euro della misteriosa “User 10801” «Però l’offerta migliore noi sappiamo che è: migliaia di persone che vogliono che l’isola rimanga pubblica!» dicono a Poveglia per tutti.
L’isola di Poveglia, antica città nella città, è messa all’asta dal demanio e i cittadini hanno deciso di non assistere inerti all’ennesima svendita di un’isola a qualche albergatore internazionale e di tentare di contrastarla con un progetto, così hanno deciso di provare a prendere in concessione Poveglia per 99 anni: «Vogliamo che rimanga pubblica, aperta, ad uso di tutti». L’Associazione sta raccogliendo quote associative di 99 euro ed assicura: «Se la nostra offerta al demanio sarà la migliore, la comunità dei sottoscrittori, riunita nell’associazione “Poveglia”, gestirà democraticamente, a fini pubblici, l’isola. Si tratta di una sfida. Metterci insieme per riprenderci un pezzo di città e gestirlo a fini pubblici. Vogliamo provarci. Non lasciare che tutta la laguna, pezzo a pezzo, diventi un unico centro alberghiero di lusso».
Per questo sono stati messi dei paletti, un progetto di massima con quattro punti fondanti: 1. La parte verde dell’isola sarà dedicata a parco pubblico liberamente accessibile e gratuito, e ad orti urbani. 2. La parte edificata dell’isola, che può produrre utili -le cui caratteristiche e limiti etici decideremo insieme, in coerenza con questi punti fondanti- servirà a ripagare i costi di gestione della parte pubblica. 3. La gestione dell’isola sarà no-profit ed eco-sostenibile. Tutti gli utili saranno quindi reinvestiti sull’isola stessa. 4. Qualora dovessimo vincere l’asta, la quota sottoscritta darà diritto a partecipare equamente alle decisioni sulle sorti di Poveglia ma non è, e non sarà da intendersi in futuro, come forma di partecipazione agli utili, né quota azionaria, né fonte di privilegio alcuno per nessun associato.
Per aderire: http://www.message-in-a-bottle.org/