Il Consiglio Ue propone -90% di emissioni al 2040 per i nuovi camion merci

Gli ambientalisti di T&E accolgono con favore «il rifiuto di prevedere nella normativa un ruolo per i carburanti sintetici e i biocarburanti, seppure voluto e difeso dall’Italia»

[17 Ottobre 2023]

I ministri dell’Ambiente degli Stati membri, riuniti ieri nel Consiglio dell’Ue, hanno raggiunto un accordo politico in merito alla revisione del regolamento sulle emissioni dei veicoli pesanti come i camion, dai quali arriva un quarto di tutte le emissioni di gas serra legate al trasporto su strada.

In particolare, è stato espresso consenso rispetto agli obiettivi di riduzione delle emissioni di CO2 già proposti dalla Commissione Ue: i nuovi camion merci dovranno tagliarle del 45% nel 2030, del 65% nel 2035 e del 90% nel 2040.

Adesso anche la commissione Ambiente del Parlamento europeo è chiamata, il 24 ottobre, a decidere la sua posizione in merito per far avanzare l’iter legislativo del regolamento.

«L’Ue ha compiuto un passo importante verso un autotrasporto più ecologico – spiega Andrea Boraschi, direttore dell’associazione ambientalista T&E Italia – Sostenendo gli obiettivi della Commissione, i Governi hanno fissato lo standard minimo per la decarbonizzazione del settore. Ora chiediamo ai parlamentari europei di fare di più e aumentare l’obiettivo per il 2030. I produttori europeo di mezzi pesanti hanno bisogno di un segnale chiaro per puntare su veicoli a emissioni zero e competere ad armi pari con Tesla e i rivali cinesi».

Introdurre un obiettivo più ambizioso nel breve termine incentiverebbe infatti i produttori europei di mezzi per la logistica nella competizione con i rivali stranieri, che altrimenti potrebbero penetrare maggiormente nei mercati europei.

Al contempo Transport & Environment (T&E) ha accolto con favore «il rifiuto da parte dei ministri di prevedere nella normativa un ruolo per i carburanti sintetici e i biocarburanti, seppure voluto e difeso dall’Italia, che non possono decarbonizzare il settore perché non sostenibili oppure perché necessari in altri settori, come l’aviazione e il trasporto marittimo, che non possono contare sull’elettrificazione dei consumi energetici», ricordando nel merito che «per gli operatori della logistica l’uso dei carburanti sintetici aumenterebbe il costo totale di possesso di un camion fino al 50%, anche se prodotti nelle condizioni più favorevoli».

Guardando al rovescio della medaglia, l’associazione ambientalista critica la decisione dei ministri Ue di esentare dagli obiettivi di riduzione delle emissioni alcuni tipi di veicoli pesanti come i camion della spazzatura, i camion da cantiere e i piccoli camion che circolano nelle nostre città, che valgono complessivamente il 20% del mercato. In compenso, il Consiglio Ue propone un obiettivo di emissioni zero (ovvero un taglio del 100%) per gli autobus urbani entro il 2035 , fissando al contempo un obiettivo intermedio dell’85% per questa categoria entro il 2030.