Il trasporto areo post-pandemia sarà più sostenibile?
Intanto gli aiuti di stato rischiano di favorire le grandi compagnie aeree
[20 Novembre 2020]
Secondo il rapporto “Government support to airlines in the aftermath of the COVID-19 pandemic”, pubblicato sul Journal of Air Transport Management da Megersa Abate della Banca Mondiale, Panayotis Christidis del Joint Research Centre (JRC) della Commissione europea e Alloysius Joko Purwanto dell’Economics Research Institute for ASEAN and East Asia, i sostegni governativi alle maggiori compagnie aeree durante la pandemia di Covid-19 rischia di distorcere la concorrenza a svantaggio delle compagnie più piccole e portando alla perdita di alcuni collegamenti internazionali. Allo stesso tempo, i governi potrebbero condizionare il loro sostegno alle compagnie aeree ce concedendo facilitazioni e finanziamenti solo se realizzeranno iniziative per un trasporto aereo più sostenibile.
Il rapporto evidenzia che «Il riorientamento della politica pubblica all’indomani della pandemia può limitare l’importanza relativa delle priorità politiche che hanno plasmato l’evoluzione del settore del trasporto aereo prima della crisi, in particolare quelle relative ai cambiamenti climatici e all’ambiente. Il ruolo del governo e delle autorità pubbliche a tutti i livelli, in particolare il tipo e la durata delle misure che incidono sulle operazioni di trasporto, sarà cruciale per il futuro sviluppo dell’industria aeronautica».
Al JRC ricordano che «La quota delle emissioni globali di CO2 dell’aviazione è piuttosto limitata (circa il 3%); tuttavia è uno dei settori con il livello di emissioni di gas serra in più rapida crescita. Tra il 1990 e il 2012, le emissioni del traffico aereo internazionale sono aumentate di oltre il 75%, quasi il doppio del tasso di crescita medio delle emissioni di tutti gli altri settori economici. L’aviazione è anche uno dei settori più colpiti dalla pandemia, poiché alle persone è stato impedito di viaggiare in aereo e hanno scelto di non farlo. Il settore potrebbe soffrire per molto più tempo della durata della pandemia e probabilmente avrà una ripresa lenta e complicata».
Il 13 novembre la Commissione europea ha annunciato che, a seguito delle raccomandazioni contenute in una nuova relazione della Commissione, «Alcune delle disposizioni temporanee introdotte a maggio per alleviare la pressione finanziaria sugli operatori del trasporto aereo e sui servizi di assistenza a terra saranno estese fino al 2021» e la commissaria europea aio trasporti Adina Vălean ha aggiunto che «Le misure introdotte a maggio hanno fornito il sollievo tanto necessario per il settore dell’aviazione in Europa, quindi sono completamente favorevole alla loro estensione, ove giustificata dalle condizioni in corso. Mentre continuiamo la lotta contro la pandemia e prepariamo il terreno per la ripresa, sarà essenziale una risposta coordinata. Non consideriamo i divieti dei voli efficaci nel contenere la pandemia, quindi non estenderemo la deroga. fornendo maggiore flessibilità agli Stati membri sui divieti di volo».
Un più ampio rallentamento economico ha contribuito all’attuale diminuzione netta delle emissioni del trasporto aereo, complicando ulteriormente l’offerta e la domanda di servizi di trasporto aereo e anche gli investimenti e l’innovazione nel settore. Da metà marzo 2020, diverse compagnie aeree, aeroporti e altri operatori del settore dell’aviazione hanno perso una parte significativa del loro reddito, sollevando preoccupazioni sulla loro stabilità finanziaria e sulla loro capacità di recuperare i loro servizi.
Al Jrc fanno notare che «Mentre il sostegno diretto di governi si tradurrà probabilmente in una concentrazione del mercato che favorisce le compagnie aeree e gli aeroporti più grandi, può anche essere un’opportunità per accelerare l’adozione di politiche sostenibili e ridurre l’impatto ambientale del settore. Nonostante la riduzione delle emissioni e degli impatti ambientali causati dalle politiche di restrizione dei viaggi aerei, la pandemia ha messo a rischio diversi accordi ambientali e climatici legati all’aviazione. Ad esempio, il prezzo del carbonio nell’EU Emissions Trading System (che include il trasporto aereo) è diminuito drasticamente, indebolendo l’incentivo economico a ridurre ulteriormente le emissioni. Se gli executives e gli shareholder delle compagnie aeree ricevessero forti incentivi finanziari per raggiungere gli obiettivi di riduzione del carbonio, questo potrebbe contribuire a garantire i progressi verso gli obiettivi climatici internazionali».
Per garantire i sostegni finanziati ad Air France e Lufthansa, Francia e Germania hanno già imposto il rispetto di precisi obblighi ambientali da parte delle due compagnie aeree. Ad esempio, Air France ha accettato di ridurre i voli interni del 40% per incentivare i viaggi in treno, un’opzione più rispettosa dell’ambiente su alcune rotte. Lufthansa ha accettato di rottamare diversi aerei più rumorosi e più inquinanti dalla sua flotta.
Il rapporto rileva che «Il sostegno governativo alle compagnie aeree varia in modo significativo in ogni Paese». Il sostegno è spesso dato solo a una manciata di operatori nazionali in ogni Paese: le compagnie nazionali che stavano già beneficiando di un trattamento preferenziale rispetto alla concorrenza. Il Jrc fa notare: «Sebbene questo supporto sia progettato per proteggere il maggior numero di posti di lavoro possibile e garantire il massimo livello di connettività, molto probabilmente porterà queste aziende più grandi a guadagnare una quota di mercato più elevata, a scapito degli attori più piccoli che non possono attrarre il maggior numero di finanziamenti pubblici o privati. Per i viaggiatori, questo potrebbe avere un impatto negativo sulle tariffe e sull’offerta di servizi di viaggio. A breve termine, diverse rotte e compagnie aeree non redditizie potrebbero scomparire e potranno riprendersi o essere sostituite da nuovi operatori solo quando le condizioni generali del mercato miglioreranno».
E il rapporto prevede che «A causa delle ripercussioni finanziarie dirette della pandemia stessa, o come conseguenza della maggiore concentrazione del mercato, i livelli di connettività del trasporto aereo raggiunti nel 2019 probabilmente non si riprenderanno nel prossimo futuro. I grandi mercati nei Paesi più ricchi possono preservare la loro connettività in modo più efficace rispetto ai mercati più piccoli nei Paesi meno sviluppati. Ci si può aspettare un effetto domino del sostegno governativo per proteggere la competitività delle loro compagnie aeree pubbliche e private nazionali, portando a squilibri nella connettività del trasporto aereo a livello internazionale. Tuttavia, allo stesso modo degli obblighi ambientali, il sostegno governativo può essere un’opportunità per bilanciare la concorrenza nel settore del trasporto aereo».
Il Jrc dice che l’approvazione da parte della Commissione europeo degli aiuti di Stato alla Lufthansa è un esempio di tutto questo: «Lufthansa è obbligata a offrire alcuni slot gratuiti nei suoi hub di Francoforte e Monaco per l’utilizzo da parte dei concorrenti e a rimuovere un certo numero di aeromobili dalla sua flotta».