Indagine sui Piani urbani della mobilità sostenibile in Emilia Romagna
Legambiente: non ci si allontani dagli obiettivi di mobilità sostenibile presenti nei PUMS
[22 Settembre 2020]
La pandemia ha certamente riportato l’attenzione sul tema della mobilità, in particolare sulla possibilità di un incremento nell’utilizzo dell’auto privata e Legambiente Emilia Romagna ha indagato e confrontato gli obiettivi dei Piani urbani della mobilità sostenibile (PUMS) attualmente approvati »affinché cittadini e associazioni possano monitorare gli impegni definiti sui propri comuni.
Gli ambientalisti spiegano che «Dall’indagine sui Piani Urbani della Mobilità Sostenibile delle città dell’Emilia Romagna, confrontando il modal share emerge, come il PUMS della città di Ferrara dagli scenari di piano attenda uno spostamento del 20% dall’attuale 60% di spostamenti in auto verso la mobilità sostenibile. A seguire Bologna e Carpi con uno spostamento del 16% verso la mobilità sostenibile, anche se Carpi parte da un valore di spostamenti in auto più elevato. Ferrara sicuramente vince anche relativizzando il dato sugli investimenti economici necessari al raggiungimento degli obiettivi di Piano, rispetto ad altri capoluoghi, ma serve ancora maggior coraggio. Se guardiamo invece agli obiettivi finali assoluti si aggiunge Faenza a Bologna e Ferrara, che prevedono di arrivare ad un valore attorno al 40% dell’utilizzo complessivo dell’auto per gli spostamenti al 2030. Proposte che fanno ben sperare e che devono essere attuate senza subire ritardi, quindi trovando un’applicazione concreta a livello delle politiche locali. Bene quindi che i Piani siano virtuosi, ma coerentemente deve esserlo anche una loro applicazione sul territorio».
Il Cigno Verde sottolinea che è importante che questi obiettivi non subiscano deroghe per la pandemia, ma che rimangano saldi nell’idea di riprogettare le città per i suoi cittadini e non per le auto e aggiunge che «Con la riapertura delle scuole questo tema è ancora più centrale. È infatti necessario dare una forte spinta alla mobilità alternativa all’auto, dal rafforzamento del trasporto pubblico alla promozione degli strumenti di micro mobilità anche elettrica».
Sul nodo bolognese l’Associazione torna a rimarcare «la necessità di completare il Servizio Ferroviario Metropolitano, rete strategica per evitare il sovraffollamento del trasporto pubblico o l’utilizzo dell’auto privata, insieme alla realizzazione del tram. Questo a fronte anche delle importanti risorse che il nostro paese avrà a disposizione con il recovery fund. Serve comunque che agli obiettivi seguano anche azioni concrete delle amministrazioni. A Bologna il progetto di Tram va nella direzione giusta, anche se il Servizio ferroviario Metropolitano sconta ancora ritardi. Viceversa su Ferrara non si ravvisano trasformazioni strutturali in corso».
Per l’occasione Legambiente ha messo a disposizione anche una semplice mappa ciclabile per la città di Bologna rappresentativa dei percorsi ciclabili presenti e per dimostrare l’agilità della mobilità ciclabile in città.