Le auto elettriche sono migliori per il clima e la qualità dell’aria
L’Ue lontana dagli obiettivi: aumentano le emissioni di trasporti e auto, calano quelle dei furgoni
[23 Novembre 2018]
Il nuovo rapporto “Electric vehicles from life cycle and circular economy perspectives” dell’ European environment agency (Eea) conferma che «Le auto elettriche a batteria emettono meno gas serra e inquinanti atmosferici durante tutto il loro ciclo di vita rispetto alle auto a benzina e diesel» e sottolinea che «Promuovere l’energia rinnovabile e l’economia circolare, incluso l’uso condiviso di veicoli e la progettazione di un prodotto che supporti il suo riutilizzo e riciclo, contribuirà a massimizzare i benefici del passaggio ai veicoli elettrici».
Il rapporto Eea analizza gli impatti delle auto elettriche sul cambiamento climatico, sulla qualità dell’aria, sul rumore e sugli ecosistemi, rispetto alle auto convenzionali ed evidenzia che «Già ora, in tutto il suo ciclo di vita, una tipica auto elettrica in Europa produce meno gas serra e inquinanti atmosferici rispetto al suo equivalente benzina o diesel. Nella fase di produzione delle auto elettriche le emissioni sono solitamente più elevate, ma queste sono più che compensate nel tempo dalle minori emissioni nella fase di utilizzo».
Il rapporto conferma che «Le emissioni di gas serra dei veicoli elettrici, con l’attuale mix energetico dell’Ue e sull’intero ciclo di vita del veicolo, sono inferiori del 17-30% circa rispetto alle emissioni di auto a benzina e diesel. Tuttavia, poiché l’intensità del carbonio del mix energetico dell’Ue è destinata a diminuire, le emissioni del ciclo di vita di un tipico veicolo elettrico potrebbero essere ridotte di almeno il 73% entro il 2050».
Grazie alle emissioni zero mentre viaggiano, i veicoli elettrici offrono anche vantaggi evidenti per la qualità dell’aria a livello locale. Ma il rapporto avverte che «Anche i veicoli elettrici emettono particolato proveniente da strade, pneumatici e usura», mentre i veicoli elettrici potrebbero ridurre l’inquinamento acustico, soprattutto nelle città, dove le velocità sono generalmente basse e il traffico spesso si blocca.
Quando si esaminano gli attuali impatti della loro produzione sugli ecosistemi e la tossicità dei materiali coinvolti, il confronto risulta meno favorevole per le auto elettriche. L’Eea spiega che «Questi impatti sono dovuti principalmente all’estrazione e alla lavorazione di rame, nichel e materie prime essenziali», ma secondo il rapporto «questi impatti potrebbero essere minimizzati attraverso un approccio di economia circolare che facilita il riutilizzo e il riciclaggio, in particolare delle batterie».
L’Eea ha anche pubblicato il nuovo briefing “Progress of EU transport sector towards its environment and climate objectives” sugli impatti ambientali e climatici dei trasporti, dal quale emerge che «Dal 20114, nell’Ue le emissioni di gas serra del settore sono aumentate. Le stime preliminari per il 2017 mettono le emissioni dei trasporti dell’Ue il 28% al di sopra i livelli del 1990, indicando che il settore non è attualmente sulla buona strada per soddisfare gli obiettivi climatici sul lungo periodo».
L’Eea ricorda che «Anche i trasporti continuano ad essere una fonte significativa di inquinamento atmosferico, in particolare di particolato e diossido di azoto, e la principale fonte di rumore ambientale in Europa».
I dati preliminari mostrano che «le emissioni medie di CO2 delle auto nuove nell’Ue sono aumentate dello 0,4% nel 2017. Questa è stata la prima volta che le emissioni medie sono aumentate da quando è iniziato il monitoraggio nel 2010. Per contro, le emissioni medie di CO2 dei nuovi veicoli commerciali leggeri ha continuato a scendere nel 2017, mostrando il maggior calo annuale (7,7 g CO2/km) dal 2012».
La buona notizia è che nel 2017 le immatricolazioni dei veicoli elettrici a batteria sono aumentate del 51%, la cattiva è che sono pari allo 0,6% di tutte le nuove immatricolazioni nell’Ue. Le immatricolazioni di veicoli elettrici ibridi plug-in sono aumentate del 35%, pari allo 0,8% delle nuove immatricolazioni.
Per la prima volta dall’inizio del monitoraggio Eea, nel 2017 nell’Ue sono state vendute più auto a benzina (il 53% delle nuove immatricolazioni) rispetto alle auto diesel (45%) L’Eea conclude: «Ridurre il consumo di petrolio nei trasporti rimane una sfida e la quota dell’Ue di energie rinnovabili nei trasporti e, tenendo conto solo dei biocarburanti conformi a specifici criteri di sostenibilità, è ancora ben al di sotto dell’obiettivo del 10% fissato per il 2020,. Finora, solo due Stati membri dell’Ue (Austria e Svezia) hanno raggiunto l’obiettivo del 10%».