Premio Usa per il Grab, il grande raccordo anulare delle bici di Roma
«Il Grab può diventare la ciclabile urbana più bella del mondo capace di unire antico e moderno»
[23 Luglio 2015]
Il grande raccordo anulare delle bici di Roma, ormai noto con la sigla Grab, ha ottenuto un prestigioso riconoscimento mondiale: il progetto, ideato da VeloLove in collaborazione con Rete Mobilità Nuova, Legambiente, Touring Club Italiano e Parco Regionale dell’Appia Antica e sostenuto da altre associazioni, si è aggiudicato il premio del concorso internazionale indetto da Esri, che gli è stato ufficialmente consegnato a San Diego, in California. Esri è l’azienda leader mondiale nelle tecnologie software GIS e nella georeferenziazione.
Il Grab è il progetto partecipato per la realizzazione di un anello ciclopedonale di 44,2 km che si sviluppa completamente all’interno della città di Roma. È un’infrastruttura leggera, low cost e ad alta redditività economica e culturale, una calamita per nuovi turismi, dai cicloviaggiatori agli amanti del trekking urbano. Il percorso, tutto pianeggiante, si snoda principalmente lungo vie pedonali e ciclabili, parchi, aree verdi e argini fluviali.
Il Grab si è aggiudicato il secondo posto assoluto tra migliaia di candidati nella categoria Infrastructure/Planning/Government del PremioEsri. La menzione che accompagna il riconoscimento spiega che «Legambiente e VeloLove vanno premiate sia per la creatività progettuale sia per la qualità della storymap che illustra on line il “cantiere” del Grande Raccordo Anulare delle Bici».
Secondo Alberto Fiorillo di Legambiente, «Il Grab può diventare in breve la più avvincente lezione itinerante di storia che da una strada di 2300 anni fa – l’Appia Antica – arriva alle architetture contemporanee del MAXXI di Zaha Hadid e alla street art del Quadraro e di Torpignattara unendo tra loro Colosseo, Circo Massimo, Caracalla, San Pietro e Vaticano, Gnam, parchi e paesaggi agrari eccezionali e inaspettati (Caffarella e Acquedotti), ville storiche (Villa Ada, Villa Borghese, Villa Gordiani), i percorsi fluviali di Tevere, Aniene e Almone».