Dischetti di plastica nello stomaco della tartaruga marina trovata morta a Sapri
Sono i dischetti del depuratore di Varolato finiti in mare nel marzo 2018
[12 Febbraio 2019]
Durante un’ autopsia fatta su una tartaruga trovata morta a Sapri, in Campania, nel suo stomaco sono stati trovati, insieme a molto altro materiale di plastica, 7 dischetti di plastica. Si tratta di quei dischetti che, partiti nel marzo 2018 da Paestum, nel Golfo di Salerno a causa del cedimento strutturale, di una vasca e di una griglia del depuratore di Varolato, a decine di milioni sono stati spinti dalle correnti lungo tutte le coste tirreniche e oltre, arrivando fino in Spagna. Un’odissea che continua ancora e ha permesso di visualizzare e seguire in diretta il destino delle plastiche riversate in mare. E quei dischetti – i supporti utilizzati negli impianti di depurazione delle acque, sui quali crescono i batteri che purificano l’acqua assorbendo i nutrienti – continuano a spiaggiarsi ancora oggi, a quasi un anno dalla rottura del depuratore alla foce del fiume Sele.
Come ricorda Clean Sea Life, non si tratta della prima tartaruga trovata con nello stomaco i dischetti del depuratore campano: nel giugno 2018 una tartaruga in cura al centro francese di Grau du Roi (CESTMed) aveva espulso, insieme alle feci, uno di questi dischetti. A Clan Sea Life spiegano che «La tartaruga era stata pescata accidentalmente da un peschereccio a strascico nella zona della Camargue, stessa zona e periodo di un’altra tartaruga trovata invece morta: la necropsia aveva evidenziato un analogo dischetto nel suo tratto digerente. Non sappiamo quando e dove li abbiano mangiati – una delle due era stata marcata in Italia – ma di certo questa è la prima prova dell’impatto dei dischetti su una specie protetta».
Infatti, mentre i dischetti galleggiano ancora in mare e continuano, inarrestabili, il loro viaggio, la morte della tartaruga di Sapri conferma il loro impatto sugli animali.
Il Centro ricerche tartarughe marine in Campania della Stazione Zoologica Anton Dohrn conclude: «Ogni azione ed ogni scelta che facciamo, ha un effetto sul mondo in cui viviamo e sui suoi abitanti. Scegliete di non usare plastica, rifiutate le cannucce al bar, scegliete le eco ricariche, i piatti in ceramica, i bicchieri di vetro e se non è possibile scegliete la carta. Siate consapevoli che sta a noi scegliere di agire per difendere il nostro mare!»