Ma il 6 gennaio è scoppiato un incendio nel Parco Calcare dello stabilimento siderurgico
Ex Ilva di Taranto: ripristinati i fondi per le bonifiche
Cassese (M5S) soddisfazione per convergenza politica su soppressione norma
[7 Gennaio 2022]
L’allarme lanciato, con toni durissimi, da Legambiente il 4 gennaio e la mobilitazione dei sindacati sembra aver ottenuto dei risultati. A margine del tavolo tenutosi in Prefettura a Taranto dopo la manifestazione USB, e alla quale preso parte assieme ai rappresentanti di Provincia e Regione e esponenti di forze politiche, il il deputato Gianpaolo Cassese del Movimento 5 Stelle ha detto: «Non posso che esprimere la mia soddisfazione perché, come auspicavo qualche giorno fa, a prevalere è nettamente il buonsenso e l’esser compatti per il territorio tarantino. Il MoVimento 5 Stelle ha sollevato sin da subito il problema contenuto all’interno del Dl Milleproroghe che sottrae risorse alle bonifiche dell’ex ILVA per dirottarle su investimenti produttivi di Acciaierie d’Italia e presenterà un emendamento soppressivo della norma. Oggi a Taranto altri parlamentari hanno dimostrato la medesima volontà ma auspico che, a sostenere questa che reputo l’unica posizione coerente con la difesa della nostra città, siano anche quelle forze politiche che sinora non si sono espresse. E’ importante mantenere alta l’attenzione sino all’effettiva conversione del decreto. Per questo ringrazio il sindacato USB che ha voluto oggi far sentire la voce dei lavoratori, dandoci la possibilità di un confronto schietto e aperto».
Cassese ne ha approfittato per togliersi qualche sassolino dalle scarpe: «Mi preme ribadire, però, che l’insistere di qualcuno in merito ai presunti ritardi sulle bonifiche è la riprova che chi parla non è minimamente a conoscenza del dossier “Ex Ilva”. Nonostante le complesse procedure autorizzative, una pandemia che prosegue ininterrottamente da due anni e una disponibilità economica recente, i commissari sono stati in grado di avviare diverse attività sia tra quelle previste dal Piano Ambientale sia su quelle delle aree escluse, come puntualmente comunicato alle autorità di competenza. Proprio per questo è importante confermare le risorse affinché gli interventi previsti non vengano bruscamente interrotti. Risorse, è bene precisare che la Commissione europea ha riconosciuto come risarcimento per il territorio di Taranto e che, diversamente, sarebbero state valutate come aiuto di Stato all’impresa privata».
Ma che la situazione non sia affatto buona l’ha denunciato lo stesso Coordinamento provinciale Usb Taranto, rivelando che ieri, «Intorno alle 15.30 un incendio ha interessato un nastro all’interno di un capannone in legno del Parco Calcare (Pca) nello stabilimento siderurgico di Taranto. L’incidente, che fortunatamente non ha causato feriti, è accaduto presumibilmente perché ci sono alcuni rulli bloccati e l’intera struttura è fatiscente. Di recente, abbiamo con una nota richiamato l’attenzione su cambiamenti delle figure alle quali viene affidata la gestione del reparto, ora diretta dal duo Francioso – Minno, immaginando che si sarebbero verificati episodi di questo tipo».
Secondo il Coordinamento USB, «Questa è infatti la chiara conseguenza di una gestione al ribasso: in particolare nel Parco Calcare, è stata disposta la cassa integrazione per molti lavoratori, tra cui l’unico capo reparto di manutenzione (viene sfornita così l’area di questa professionalità), due su sei tecnici di manutenzione, minando ancora una volta la sicurezza; in cassa anche gli addetti al pronto intervento meccanico nei turni di notte (non viene in questo modo rispettato quanto previsto e soprattutto i piani di emergenza). Dimezzato inoltre il numero dei capi turno che dovrebbero sorvegliare l’area: a tal proposito, oggi solo per alcuni minuti non si è rischiato un incendio più esteso con conseguenze ben più gravi. Questo perché il capoturno, sul finire del proprio orario lavorativo, si è accorto del principio di incendio e ha potuto dare l’allarme. Se fosse accaduto pochi minuti dopo, probabilmente avremmo parlato di ben altre conseguenze. Quindi nel giorno dell’Epifania, dopo il taglio del personale da parte dei nuovi responsabili, la Befana ha portato tanto carbone, premiando così il grande progetto firmato Morselli – Bernabè!»