Le vacanze natalizie finiscono, ma i rifiuti rimangono
Ecco lo studio elaborato da Touring Club Italiano e Conai
[9 Gennaio 2014]
Le vacanze natalizie sono finite da poco, ma i rifiuti prodotti in questi giorni continuano a causare qualche problema. La gestione del ciclo dei rifiuti in momenti di picco turistico (quello che gli studiosi chiamano “carico antropico”) rappresenta da sempre una delle problematiche più complesse da affrontare in Italia, paese turistico per eccellenza. Per questo motivo Touring Club Italiano e Conai hanno dato vita a un progetto congiunto per approfondire il rapporto tra turismo e produzione dei rifiuti in modo da poter capire meglio i termini della questione e agire sensibilizzando operatori e turisti sull’importanza di adottare comportamenti virtuosi.
Lo studio, dal titolo “La raccolta differenziata nelle destinazioni turistiche” prende in esame cinque territori pilota (la val di Fassa in Trentino; la zona dell’Alto Garda; Pisa; la riviera dell’Ulisse in provincia di Latina e il comune di Ostuni) e conferma come la presenza turistica sia direttamente collegata alla produzione dei rifiuti. Proporzionalità che si inverte se parliamo di raccolta differenziata sul totale: più turisti, meno differenzazione (a Pisa si passa da un 44% in bassa stagione, al 36% durante la stagione turistica). L’impatto dei turisti è sostanzialmente negativo (nonostante quest’ultimi in media producano una quantità di rifiuti giornaliera minore rispetto ai residenti), ma le azioni da intraprendere sono comunque tante.
Per questo TCI e Conai hanno elaborato un decalogo rivolto alle amministrazioni comunali esortandole a sensibilizzare e informare il turista (magari non abituato a fare la raccolta differenziata a casa propria) e auspicando al contempo l’omogeneità delle modalità di raccolta locale (colore dei cassonetti in primis). La battaglia passa anche dall’informazione: è necessario che il turista (che poi è sempre un cittadino) sappia quali sono le conseguenze del suo (non) agire in modo virtuoso, su larga e piccola scala, perché è solo coinvolgendolo attivamente che si potrà risolvere la questione.