Legambiente: «La gestione sbagliata dei rifiuti urbani, insieme all'inciviltà di alcune persone, è pericolosa per il litorale e per il mare stesso»
Monitoraggio dei rifiuti in spiaggia nel Lazio: in 4 spiagge, oltre 2 mila rifiuti raccolti in 18.000 m2
Tutti i numeri sull'indagine Beach Litter nel Lazio, in occasione della tappa di Goletta Verde
[14 Luglio 2020]
2.311 rifiuti in 4 spiagge, su un’area totale di circa 18.187 m2, sono le cifre dell’indagine Beach Litter di Legambiente nel Lazio, dove, in occasione della tappa laziale della Goletta Verde 2020, moltissimi volontari e volontarie di Legambiente Lazio sono entrati in azione sulla spiaggia libera Ostia – Canale dei pescatori, quelli del circolo VerdeAzzurro SudPontino a Minturno (Latina) sull’arenile alla foce del Garigliano, il Circolo Intercomunale “Luigi Di Biasio” alla spiaggia di Capratica a Fondi (Latina) e il circolo “Le Rondini” Anzio-Nettuno (Roma) al Lido dei Pini.
Legambiente Lazio evidenzia che «La plastica è di gran lunga il materiale più frequente, pari al 77,6% del totale dei rifiuti rinvenuti.
Il dossier finale è stato presentato in occasione del monitoraggio della spiaggia libera Ostia – Canale dei pescatori, risultata quella con più rifiuti tra le quattro monitorate, dove i volontari hanno peraltro verificato che «Per questo frequentatissimo spazio (di circa 5.187 m2), non c’è alcun cestino di raccolta dei rifiuti e il presidente di Legambiente Lazio, Roberto Scacchi, sottolinea: «Che in una delle pochissime spiagge libere di Ostia non ci sia alcun punto di raccolta differenziata, è veramente vergognoso per la Capitale, altra conseguenza della terribile mala-gestione del ciclo dei rifiuti romani che, in questo caso specifico, diventa anche un attentato alla salute del mare».
La direttrice di Legambiente Lazio, Maria Domenica Boiano, conclude: «Il dossier dimostra quanto la gestione sbagliata dei rifiuti urbani, insieme all’inciviltà di alcune persone, sia pericolosa per il litorale e per il mare stesso sono veramente troppe le plastiche monouso abbandonate, le cicche di sigaretta, i prodotti per l’igiene personale, le amministrazioni costiere dovrebbero agire con provvedimenti seri che ancora non vediamo: politiche plastic free, divieti di fumo sulle spiagge libere, posizionamento e svuotamento costante di punti di raccolta differenziata, politiche per il vuoto a rendere sul lungomare. Ci sono barriere acchiappa plastica su Aniene e Tevere per fermare il rifiuto flottante proveniente dall’entroterra, un grande sforzo quello che non deve essere vanificato permettendo qualsiasi tipo di abbandono direttamente sugli arenili dove, a volte, mancano totalmente i punti di raccolta, come ad Ostia».