SIN di Bussi, Piano d’Orta e Tre Monti: approvato il decreto per la rimozione dei rifiuti ed il via al progetto pilota di bonifica
Legambiente: un passo avanti in nome del popolo inquinato
[9 Agosto 2018]
Il Ministero dell’ambiente ha approvato un decreto che favorisce l’intervento di rimozione dei rifiuti di produzione sull’area ex Montecatini di Piano d’Orta, in Abruzzo. La rimozione dei rifiuti sarà soggetta ad alcune prescrizioni e a procedure di caratterizzazione del fondo e delle pareti degli scavi. Tutte le attività dovranno essere preventivamente concordate ed eseguite secondo le modalità operative indicate dall’Arta e dall’Ausl di Pescara. Il Decreto fa seguito a quanto deciso nelle riunioni preparatorie nelle quali era stato trovato l’accordo sulla necessità di rimuovere tutti i rifiuti nonostante le resistenze di Edison
Il ministero ha anche approvato il “Piano di interventi di rimozione rifiuti” per la Discarica Tre Monti, una parte dei lavori che riguarda la zona sud della discarica e che dovrebbe interessare 112.000 m3 di materiali sui 130.000 complessivi. E’ stato anche approvato il progetto pilota che prevede la bonifica nell’area nord della discarica attraverso il cosiddetto desorbimento termico. Il ministero ha detto che «L’applicabilità di tale tecnica a un più vasto perimetro della discarica à successivamente valutato, in funzione dell’esito della prova-pilota».
Soddisfatto Giuseppe Di Marco, presidente Legambiente Abruzzo, «Dopo 11 anni si intravvede la luce su una vicenda che ha colpito il cuore dell’Abruzzo. Questi provvedimenti segnano un passo avanti importante, frutto anche di una lunga discussione e partecipazione ai tavoli ministeriali. Ci auguriamo che si proceda rapidamente all’esecutività delle azioni decise e si avvii finalmente la bonifica in nome del popolo inquinato».
Per la segreteria operativa Forum Abruzzese dei Movimenti per l’Acqua (Forum H2O) «Si tratta di un risultato storico che ripaga oltre un decennio di lotta, a partire dal sequestro dell’area avvenuto a marzo 2007 da parte del compianto comandante Guido Conti, un’azione che ha cambiato letteralmente la storia della Regione. Ci sono ancora alcune criticità progettuali da risolvere ma è passata la linea di rimuovere i rifiuti e trattare i terreni inquinati sottostanti. Sicuramente resta l’amaro per il disastro ambientale che abbiamo sotto gli occhi, per l’omertà e i ritardi clamorosi indegni di un paese civile e per la distribuzione per decenni di acqua contaminata da cancerogeni a 700.000 persone come accertato dall’Istituto Superiore di Sanità. Ricordiamo che i pozzi inquinati furono chiusi nel 2007 solo grazie al lavoro degli attivisti che si presero una responsabilità enorme nel denunciare quanto stava accadendo prima ancora dell’intervento dell’Istituto Superiore di Sanità e delle altre autorità! Ora anche i nostri ulteriori sforzi per ottenere la bonifica iniziano ad essere premiati».
Il Forum H2O conclude ricordando che «Ovviamente la strada che abbiamo davanti è ancora molto lunga. Il progetto dovrà essere applicato. Ci sono vastissime aree, in primis la zona industriale e le discariche 2A e 2B, che devono essere bonificate. Dobbiamo dire che negli ultimi due anni si stanno finalmente facendo passi in avanti anche grazie ad una serie di funzionari che, al contrario di quanto fatto dai loro predecessori, in vari enti stanno spingendo per la soluzione del caso. Continueremo a tenere alta l’attenzione e pretendere risultati in tempi che non siano quelli assolutamente inaccettabili visti finora»