Sybilla: l’odissea di una bottiglia di plastica raccontata ai bambini (e ai grandi)
Le creature marine e una bottiglia di aranciata. Parte del ricavato al Centro di recupero e riabilitazione tartarughe marine di Pescara
[24 Dicembre 2018]
Se non avete fatto ancora i regali di Natale ai più piccoli (e non solo), vi suggeriamo il libro “Sybilla. L’odissea di una bottiglia di plastica (Noctua Book – collana Biglie di vetro, 15 €) di Marco Mastrorilli che racconta, in maniera semplice l’avventura di una bottiglia di aranciata in plastica dalla produzione, al consumo, all’incauto “smarrimento” che poi porterà Sybilla – che ha un’anima apprensiva e curiosa – in una lunga odissea in mare, fino al suo recupero e riciclo per rinascere a nuova vita.
Un libricino illustrato magnificamente da Imma Vitiello, nel quale Mastrorilli, scrittore e ornitologo e organizzatore del Festival dei gufi, non criminalizza la plastica ma svela con un linguaggio a misura di bambini e ragazzi l’uso smodato che ne facciamo e ancor più il pessimo modo in cui smaltiamo e soprattutto come – a danno delle creature del mare e di noi stessi e del nostro e loro futuro – non riutilizziamo materie prime preziose.
Una favola che spiega la complessità dell’economia circolare facendola raccontare dagli imballaggi e dai prodotti di plastica monouso che accompagnano Sybilla nella sua odissea che presto diventa un viaggio alla scoperta del mare e di chi lo popola: un bestiario fantastico e parlante (balene, capodogli, tartarughe, gabbiani e albatros) nell’oceano dell’Antropocene, dove l’uomo, come nella realtà, è l’inquinatore e chi disinquina e salva. E non è un caso se l’autore del libro e la casa editrice hanno deciso di devolvere parte del ricavato delle vendite al Centro di recupero e riabilitazione tartarughe marine di Pescara.
Quindi un libro/manifesto contro l’abuso della plastica, per il riciclo e il riuso, per difendere il mare e le tartarughe. Non la solita favola, ma un libro regalare per far riflettere su quello che è diventato uno dei problemi più evidenti del nostro modello di produzione e consumo e su come possiamo porvi rimedio.