Testati i primi robot per pulire i fondali marini dai rifiuti

Un sistema autonomo collaudato nelle acque del porto di Amburgo

[14 Giugno 2022]

Secondo Cordis, il bollettino scientifico della Commissione europea, «Attualmente, nei nostri oceani si trovano fino a 66 milioni di tonnellate di rifiuti e la stragrande maggioranza giace sui fondali oceanici. Tuttavia, a eccezione di alcune operazioni potenzialmente pericolose condotte da sommozzatori umani, la maggior parte degli sforzi per contrastare il problema dei rifiuti sui fondali marini si concentra su quelli che galleggiano in superficie».

I ricercatori del progetto “SEarch, identificAtion and Collection of marine Litter with Autonomous Robots”

(SeaClear), finanziato dall’Unione europea, stanno sperimentando una soluzione basata sull’intelligenza artificiale per ripulire i fondali oceanici senza mettere a rischio vite umane. Cordis evidenzia che «Tale soluzione intende automatizzare il processo di ricerca, individuazione e raccolta dei rifiuti marini utilizzando robot autonomi che lavorano in modo collaborativo. Il sistema è composto da una barca, un drone volante, due robot subacquei e un cestello per la raccolta».

Il team di SeaClear ha detto che «I robot realizzati nell’ambito del progetto saranno i primi in grado di rimuovere i rifiuti dal fondale oceanico» e spiega che  «L’imbarcazione senza equipaggio passa in rassegna il fondale marino utilizzando un tipo di sonar chiamato ecoscandaglio multifascio e contrassegna tutti i detriti di grandi dimensioni che riesce a individuare. La barca, sviluppata dall’azienda Subsea Tech, con sede in Francia e partner del progetto SeaClear, funge da nave madre del sistema poiché alimenta tramite cavi e comunica con tutti i robot, che da qui partono e vi fanno ritorno. Quando l’acqua è sufficientemente limpida, un drone va alla ricerca di gruppi di rifiuti di grandi dimensioni individuabili dall’alto. Sott’acqua, un piccolo robot di osservazione utilizza una telecamera e un sonar per passare in rassegna il fondale marino alla ricerca di rifiuti più piccoli. Un secondo robot subacqueo più grande raccoglie quindi i rifiuti con una pinza realizzata su misura, dotata di un dispositivo di aspirazione che aiuta a raccogliere i rifiuti parzialmente sepolti. La presenza di piccole aperture a griglia sui becchi delle pinze evita di danneggiare le piccole forme di vita marina che potrebbero rimanere inavvertitamente intrappolate. Il robot ripone tutti i rifiuti che raccoglie in un cestello, rilasciato dalla barca, appositamente progettato per impedire che i rifiuti galleggianti ritornino in acqua».

A maggio, SeaClear ha collaudato il suo prototipo nel porto di Amburgo e sottolinea che «Si è trattato del secondo ciclo di prove, dopo il primo ciclo eseguito a Dubrovnik, in Croazia, nel settembre 2021. A Dubrovnik, dove la visibilità sottomarina era relativamente buona, il team ha compiuto notevoli progressi, portando i diversi componenti a funzionare come un sistema. Tuttavia, le condizioni di prova e le difficoltà incontrate ad Amburgo erano completamente diverse da quelle di Dubrovnik. La visibilità sottomarina molto più bassa, spesso inferiore a pochi centimetri, nonché il traffico intenso di navi commerciali hanno reso impossibile l’uso di telecamere per rilevare i rifiuti. I ricercatori hanno quindi potuto fare affidamento solo sui sensori sonar».

Su California18, Stefan Sosnowski della Technische Universität München, partner del progetto SeaClear, spiega a sua volta che  «Ora stiamo costruendo l’intero sistema basandoci sui dati dei sonar, perché finora non esisteva un database specifico».

Dato che la sperimentazione di Amburgo si è concentrata sull’integrazione dei componenti del prototipo, il sistema non funzionava ancora in modo completamente autonomo ma i  ricercatori si sono detti «Complessivamente molto soddisfatti della prova effettuata, che rappresenta solo una prova intermedia per il progetto SeaClear che terminerà a dicembre 2023».

Videogallery

  • Cosa serve per mantenere puliti i nostri oceani? Presentazione del progetto SeaClear