Riforma società partecipate, dopo la Consulta il governo approva i correttivi
Dal Consiglio dei ministri il via libera «in esame preliminare» a due decreti legislativi
[17 Febbraio 2017]
Su proposta della ministra per la Semplificazione e la pubblica amministrazione Maria Anna Madia, il Consiglio dei ministri ha approvato in esame preliminare due decreti legislativi, contenenti disposizioni integrative e correttive ai decreti di attuazione della riforma della Pubblica Amministrazione (legge 7 agosto 2015, n. 124) e al testo unico in materia di società a partecipazione pubblica (decreto legislativo 19 agosto 2016, n. 175). Un intervento arrivato in seguito alla sentenza n. 251 del 2016 con cui la Corte Costituzionale ha bocciato la riforma nella parte in cui stabilisce che i decreti legislativi attuativi siano adottati previa acquisizione del parere – anziché dell’intesa – in Conferenza unificata con regioni e enti locali.
Per quanto riguarda sulle società partecipate, il governo riassume le principali novità spiegando che il decreto approvato in esame preliminare prevede:
– che l’attività di autoproduzione di beni e servizi possa essere strumentale agli enti pubblici partecipanti o allo svolgimento delle loro funzioni; che sono ammesse le partecipazioni nelle società aventi per oggetto sociale la produzione di energia da fonti rinnovabili e che le università possono costituire società per la gestione di aziende agricole con funzioni didattiche;
– che, nel caso di partecipazioni regionali, l’esclusione, totale o parziale, di singole società dall’ambito di applicazione della disciplina può essere disposta con provvedimento motivato del Presidente della Regione, adottato in ragione di precise finalità pubbliche nel rispetto dei principi di trasparenza e pubblicità;
– viene prevista l’intesa in Conferenza unificata per: il Dpcm di determinazione dei requisiti di onorabilità, professionalità e autonomia dei componenti degli organi amministrativi e di controllo di società a controllo pubblico; il decreto del Ministro dell’economia e delle finanze con il quale sono definiti indicatori dimensionali quantitativi e qualitativi, al fine di individuare fino a cinque fasce per la classificazione delle società a controllo pubblico, nel caso di società controllate dalla regione o da enti locali; il decreto del Ministro del lavoro e delle politiche sociali volto a disciplinare le modalità di trasmissione dell’elenco del personale eccedente;
– il termine per la ricognizione, in funzione della revisione straordinaria, di tutte le partecipazioni possedute, in scadenza il 23 marzo 2017, è portato al 30 giugno 2017 per dare tempo alle amministrazioni di adeguarsi al decreto;
– parimenti è prorogato al 30 giugno 2017 il termine entro il quale le società a controllo pubblico effettuano una ricognizione del personale in servizio, per individuare eventuali eccedenze;
– viene fissato al 31 luglio 2017 il termine per l’adeguamento delle società a controllo pubblico alle disposizioni in tema di governance societaria.
Dopo l’approvazione in via preliminare, sui decreti dovranno ora essere acquisiti l’intesa della Conferenza Unificata e i pareri delle competenti Commissioni parlamentari.