Poi vennero massacrati a loro volta dagli allevatori di bestiame Yamnaya
I primi agricoltori scandinavi sterminarono i cacciatori-raccoglitori
Sfatata la teoria della pacifica colonizzazione da parte dei contadini e della fusione con i cacciatori-raccoglitori
[9 Febbraio 2024]
Secondo il nuovo studio “100 ancient genomes show repeated population turnovers in Neolithic Denmark”, pubblicato su Nature da un team di ricercatori appartenenti più di 40 istituti e organizzazioni di istruzione superiore europei, americani e australiani, dopo l’arrivo dei primi agricoltori in Scandinavia 5.900 anni fa, la pre-esistente popolazione di cacciatori-raccoglitori fu sterminata nel giro di poche generazioni.
Alla Lunds Universitet svedese, che ha partecipato allo studio, fanno notare che «I risultati, contrari all’opinione prevalente, si basano sull’analisi del DNA di scheletri e denti rinvenuti nell’attuale Danimarca».
L’ampio studio è stato pubblicato su Nature in quattro articoli separati e grazie al DNA estratto da parti scheletriche e denti di popolazioni preistoriche, ha portato a trarre nuove conclusioni sugli effetti della migrazione sulle popolazioni antiche.
Al’università di Lund evidenziano che «Lo studio mostra, tra le altre cose, che negli ultimi 7.300 anni in Danimarca ci sono stati due turnover quasi totali della popolazione. Il primo cambiamento demografico avvenne 5.900 anni fa quando una popolazione contadina, di diversa origine e aspetto, scacciò i raccoglitori, i cacciatori e i pescatori che precedentemente avevano popolato la Scandinavia. Nel giro di poche generazioni quasi tutta la popolazione di cacciatori-raccoglitori fu sterminataz.
Una delle autrici dello studio, Anne Birgitte Nielsen, ricercatrice geologica e direttrice del laboratorio di datazione al radiocarbonio dell’università di Lund, ricorda che «Questa transizione era stata precedentemente presentata come pacifica. Tuttavia, il nostro studio indica il contrario. Oltre alla morte violenta, è probabile che nuovi agenti patogeni provenienti dal bestiame abbiano ucciso molti raccoglitori».
Mille anni dopo la strage dei cacciatori-raccoglitori-pescatori, circa 4.850 anni fa, si verificò un altro cambiamento demografico quando persone con radici genetiche della Yamnaya – un popolo di allevatori di bestiame originario della Russia meridionale – arrivarono in Scandinavia e spazzarono via a loro volta la precedente popolazione di agricoltori. Ancora una volta, ciò potrebbe aver coinvolto sia violenza che nuovi agenti patogeni. I ricercatori dicono che «Questi popoli dalle ossa robuste conducevano una vita semi-nomade nelle steppe, addomesticavano gli animali, allevavano bestiame domestico e si spostavano su vaste aree utilizzando cavalli e carri. Le persone che si stabilirono nei nostri climi erano un mix tra Yamnaya e le popolazioni neolitiche dell’Europa orientale. Questo profilo genetico è dominante nell’odierna Danimarca, mentre il profilo del DNA della prima popolazione contadina è stato sostanzialmente cancellato».
La Nielsen, che ha fornito dati quantitativi sui pollini che mostrano come la vegetazione sia cambiata in relazione a quegli antichi cambiamenti della popolazione, sottolinea che «Anche questa volta si è verificato un rapido ricambio della popolazione, praticamente senza discendenti dei predecessori. Non abbiamo molto materiale sul DNA della Svezia, ma quello che c’è indica un corso di eventi simile. In altre parole, anche molti svedesi sono in gran parte discendenti di questi semi-nomadi».
I risultati dello studio non si limitano a ribaltare le bucoliche teorie precedenti sugli incontri amorosi e pacifici tra gruppi di persone, ma forniscono anche una comprensione approfondita dei flussi migratori storici e l’interpretazione dei reperti archeologici e dei cambiamenti nella vegetazione e nell’uso del suolo riscontrati nei dati paleoecologici.
La Nielsen conclude: «I nostri risultati aiutano a migliorare la nostra conoscenza della nostra ereditarietà e la nostra comprensione dello sviluppo di alcune malattie. Qualcosa che a lungo termine potrebbe essere utile, ad esempio nella ricerca medica».