Il bambino e il cucciolo di cane col campanellino che dormono insieme da 2000 anni

Trovata in Francia una tomba di un bambino gallo-romano eccezionalmente piena di suppellettili e resti di tagli di carni macellate. Una sepoltura senza paragoni nella regione e per il periodo

[20 Gennaio 2021]

Gli scavi archeologici iniziati a metà novembre 2020 e che dureranno fino alla fine di febbraio 2021, realizzati dall’Institut national de recherches archéologiques préventives (Inrap) ad Aulnat, a monte del cantiere del Syndicat Mixte dell’aeroporto di Clermont-Ferrand/Auvergne, su un terreno di 3,5 ettari, hanno rivelato insediamenti umani che vanno della Prima Età del Ferro  all’Alto Medio Evo e in epoche successive e la commovente presenza, inedita per la regione, di una sepoltura di un bambino di quell’epoca.

Gli archeologi francesi spiegano che, «Risalente alla prima età del ferro (800-450 a.C.), il sito offre un vasto habitat, rivelato da un piano terra, pozzi ed edifici su pali portanti». Nella parte sud-orientali degli scavi sono stati riconosciuti diversi edifici antichi  de le ceramiche ritrovate indicano un insediamento tra il I° e III secolo dC. Sono presenti recipienti per la conservazione del cibo, ma anche stoviglie pregiate. E’ possibile che questi edifici dipendessero da un vicino edificio “governativo”.

Ma gli archeologi sono rimasti colpiti soprattutto da una cosa: «Lo scavo ha rivelato un’eccezionale sepoltura ai margini di un insediamento gallo-romano. Questa tomba ospita un bambino che morì intorno all’età di un anno durante l’era augusto-tiberiana, cioè nei tre decenni successivi alla nascita di Gesù Cristo. Fu sepolto in una bara adattata di 80 cm, il cui legno non è conservato ma è materializzata da numerosi chiodi e una lastra di ferro ornamentale. Questa piccola bara è stata collocata in una fossa più grande (2 metri di lunghezza per 1 metro di larghezza) che fornisce lo spazio necessario per una notevole quantità di oggetti».

Infatti, intorno alla bara del piccolo sono stati collocati una ventina di contenitori di terracotta che secondo gli archeologi dovevano contenere le porzioni destinate al defunto di cibi e bevande legati al banchetto funebre. Fanno parte del banchetto anche molti tagli di carne macellati: mezzo maiale tagliato longitudinalmente, tre stinchi di prosciutto, altre due porzioni più piccole di maiale (spalla e prosciutto) e due galline senza testa. Alcuni vasi in miniatura e due balsamari di vetro potrebbero  aver contenuto prodotti cosmetici o medicinali, che le analisi chimiche dovrebbero consentire di identificare.

Nella tomba del bambino c’erano anche effetti personali utili per il suo viaggio nell’al di là<, tra i quali una fibula in lega di rame, una sorta di spillo ornamentale che doveva essere fissato su un telo. Vicino alla bara, un cerchio di ferro di circa 30 centimetri di diametro era accompagnato da un’asta piegata, forse un giocattolo: un cerchio e la sua bacchetta che permetteva di farlo rotolare. Ma la cosa più emozionante per gli archeologi è che l’estremità dell’asta era stata infilata tra le gambe di un cucciolo di cane posto ai piedi del bambino, fuori dalla bara. «Questo cucciolo – spiegano – indossava un collare decorato con una quindicina di applique in bronzo e provvisto di un campanello. Sempre nella tomba c’era un deposito tanto piccolo quanto toccante, posto su un frammento di conchiglia: un dente da latte perso da un bambino più grande che potrebbe essere stato  il fratello o la sorella del giovane defunto».

Le sepolture dei bambini gallo-romani piccoli si trovano spesso al di fuori dello spazio funerario della comunità e talvolta anche vicino alla casa della loro famiglia. All’Inrap  ricordano che «Questi bambini piccoli raramente beneficiavano delle stesse pratiche funebri dei loro anziani che, a quel tempo, venivano solitamente cremati. L’arredamento che accompagna il defunto di Aulnat è del tutto eccezionale, sia in termini di quantità che di qualità. Una tale profusione di stoviglie e di tagli di macelleria, nonché gli effetti personali che hanno seguito il bambino fino alla tomba, sottolineano il rango privilegiato a cui apparteneva la sua famiglia. Quanto all’associazione del cane con un bambino piccolo, è ben attestata in ambito funerario ma qui sono il suo collare e il suo campanello che appaiono inediti. A titolo di confronto regionale, solo poche tombe di bambini piccoli hanno fornito quantità significative di suppellettili, tuttavia ancora meno di dieci vasi e due pezzi di macelleria. Una sepoltura ravvicinata risalente all’indomani della conquista romana, pochi decenni prima della sepoltura di Aulnat, è comunque paragonabile nella sua profusione di piatti di carne, ma la presenza di armi permette di attribuirla ad un guerriero gallico».