La Svizzera è il Paese più innovativo del mondo, Italia 30esima (VIDEO)
Il continente più innovativo è la vecchia Europa con ben 4 Paesi nella Top 5 e 12 nella Top 20
[25 Luglio 2019]
Secondo il Global Innovation Index, (GII) presentato dalla World intellectual property organization dell’Onu (Wipo) nella capitale dell’India New Delhi, la Svizzera si conferma come il Paese più innovativo del mondo, seguita da Svezia, Usa, Olanda e Gran Bretagna. L’Italia si piazza solo 30esima nell’Indice GII, anche se risale una posizione rispetto al 2018
Il direttore generale della Wipo, Francis Gurry, ha sottolineato che «L’innovazione è il principale motore dello sviluppo economico e sociale. Il Global Innovation Index dimostra che i Paesi che danno la priorità all’innovazione nelle loro politiche hanno registrato un progresso importante nella loro classifica».
A livello globale, la maggioranza dei poli scientifici e tecnologici si trovano negli Usa, in Cina e in Germania. Ma nella lista dei 100 primi Paesi in classifica nel GII per questo settore figurano anche Brasile, India, Iran, Russia, Turchia. I primi 5 hub scientifici e tecnologici sono quelli di Tokyo-Yokohama in Giappone, Shenzhen-Hong Kong in Cina, Seoul in Corea del sud, Pechino in Cina e San José-San Francisco negli Usa
Sul piano regionale il continente più innovativo è la vecchia Europa che ha ben 4 Paesi nella Top 5 e 12 delle 20 economie in testa alla classifica GII sono Paesi europei.
In America del Nord guidano la classifica gli Usa (terzi nel mondo) grazie a buoni risultati in quasi tutti gli indicatori e a una migliore copertura dei dati. Gli Usa sono in testa per qualità dei mercati. Secondo la Wipo, «Gli Stati Uniti dispongono anche di imprese multinazionali molto attive nella ricerca & sviluppo, così come di pubblicazioni scientifiche e di università di primo piano». Il Canada ha raggiunto la 17esima posizione della classifica GII grazie al suo capitale umano e al suo sistema di ricerca scientifica.
In America Latina e Caraibi guida la classifica il Cole (51esimo), seguito da Costa Rica (55) e Messico (56). Il Brasile. La più grande economia latinoamericana, si piazza solo al 66esimo posto e con l’arrivo al potere del presidente neofascista e negazionista climatico e Jair Bolsonaro, che ha subito tagliato i fiondi alle università e alla ricerca, la situazione può solo peggiorare.
Nell’Asia centrale e meridionale, l’India si piazza al 52esimo posto a livello mondiale, conservando la leadership dell’innovazione nella regione e compiendo un balzo in avanti impressionante: dal 2015, quando si era piazzata 81esima, l’India ha scalato ben 29 posizioni GII, il maggior progresso registrato da una grande economia. Gurry ha evidenziato che «L’asse prioritario dato dall’India all’innovazione per stimolare lo sviluppo economico ne ha fatto il Paese ideale per il lancio del Global Innovation Index 2019».
In Africa del Nord e Medio Oriente il Paese leader è Israele (decimo a livello mondiale), seguito da Cipro (28) e dagli Emirati arabi uniti (36).
Nell’Asia del sud-est e Oceania Singapore (ottava), Corea del sud (11) e Hong Kong (13) mentre la Cina sale dal 17esimo al 14esimo posto, continuando la rapida risalita della classifica GII avvenuta negli ultimi anni. Secondo la Wipo, «Pechino prosegue così la scalata nella classifica per piazzarsi risolutamente p tra i capifila mondiali dell’innovazione» e Gurry aggiunge: «La risalita in classifica di grandi potenze economiche come la Cina e l’India, che ha trasformato la geografia dell’innovazione, è il risultato di un’azione politica deliberata in favore dell’innovazione».
Per quanto riguarda l’Africa Subsahariana, l’agenzia Onu ricorda che «Dal 2012, le sue economie sono state più numerose a ottenere dei risultati relativamente buoni in materia di innovazione, in rapporto ai loro livelli di sviluppo economico, rispetto ad ogni altra regione». Tra gli esempi di innovazione africana il Wipo cita Kenya, Sudafrica, Rwanda e Mozambico. Il Sudafrica resta in testa alla classifica dell’innovazione del Continente nero (63esimo a livello mondiale), seguito dal Kenya (77) e dalla piccola Mauritius (82).
Inoltre, il GII esamina anche il contesto economico e conclude «Malgrado dei segnali di rallentamento della crescita economica, l’innovazione continua a prosperare, in particolare in Asia». Ma la Wipo fa notare che »Delle pressioni si stanno facendo sentire a causa della perturbazione degli scambi commerciali e del protezionismo. L’Indice sottolinea che la crescita del protezionismo presenta dei rischi. Se non viene fatto niente, provocherà un rallentamento della crescita, della produttività e della diffusione dell’innovazione nel mondo».