Popolazione italiana ancora in calo, ma dinamica abitativa positiva grazie agli stranieri

La popolazione in Italia conta 58.997.201 residenti. Rispetto al 2021 si registra una flessione pari a -32.932 individui

[18 Dicembre 2023]

Secondo il censimento “Popolazione residente e dinamica demografica Anno 2022” realizzato dall’ISTAT, «al 31 dicembre 2022 la popolazione in Italia conta 58.997.201 residenti. Rispetto al 2021 si registra una flessione pari a -32.932 individui, a sintesi di un calo significativo dovuto a una dinamica demografica ancora negativa pari a -179.416 persone e di un recupero censuario pari a + 146.484 persone».

L’ISTAT spiega che «Il conteggio della popolazione abitualmente dimorante è stato effettuato sulla base dei “segnali di vita amministrativi”, con un consolidamento della metodologia adottata a partire dal 2020, integrando i segnali di vita contenuti in archivi amministrativi e registri statistici con i risultati delle rilevazioni sul campo, mediante l’uso di modelli statistici».

Nonostante il calo nazionale di una popolazione equivalente più o meno a quella dell’Isola d’Elba, il censimento fa notare che «A differenza del 2021, nel 2022 l’impatto censuario è positivo su tutto il territorio. In particolare è pari al +0,3% nell’Italia Nord-Occidentale, Centrale e Meridionale, rispettivamente 41mila, 30mila e 34mila unità in più conteggiate come abitualmente dimoranti rispetto alla popolazione provvisoria calcolata al 31.12.2022, e al +0,2% nell’Italia Nord-Orientale e Insulare, rispettivamente 26mila e 15mila unità in più».

E nell’Italia dove da anni uno dei cavalli di battaglia di molte forze politiche è una rinnovata fertilità, dove si parla – e spesso straparla – di aiuti alla natalità e addirittura di difesa di una fantomatica “razza” italiana, l’ISTAT rivela che «La flessione della popolazione si mantiene contenuta grazie alla dinamica positiva della popolazione straniera. Gli stranieri censiti sono 5.141.341 (+2,2% rispetto al 2021), con un’incidenza sulla popolazione residente dell’8,7%. In totale, la differenza tra sotto-copertura e sovra-copertura anagrafiche individuate sulla base dei “segnali di vita amministrativi” per la popolazione straniera è positiva e pari a 343.678 individui».

Quindi, mentre la stessa destra che quando era all’opposizione voleva chiudere porte e finestre ai migranti e che ora, arrivata al governo, dice che avremo bisogno di mezzo milione di immigrati “regolari” – ma che prosegue nella guerra ai “clandestini” che continuano a morire nel Mediterraneo e che spesso nel nostro Paese sono solo di Passaggio – l’Italia si conferma un territorio senza grandi problematiche immigratorie (sencaso emigratorie e di bassa natalità) e dove l’invasione dei migranti e la “sostituzione etnica” si rivelano statisticamente per quel che sono: propaganda politica che sconfina nelle fake news  e nella presa in gira dell’elettorato, per distrarlo da problemi molto più importanti per il nostro presente e il nostro futuro.