Ricercatori italiani e canadesi scoprono una nuova infezione parassitaria nel Nord America

Un ceppo simil-europeo che presenta la mutazione di un gene mitocondriale mai riscontrata prima

[25 Luglio 2019]

Lo studio “European Echinococcus multilocularis Identified in Patients in Canada”, pubblicato sul New England Journal of Medicine da un team di ricercatori dell’università di Pisa (Alessandro Massolo e Dimitri Giunchi), delle università canadesi di Calgary e dell’Alberta e dell’università svizzera di Berna, ha reso nota la »comparsa in Nord America di un nuovo ceppo di un parassita, variante di un ceppo europeo, che sta provocando l’epidemia locale di una malattia sino a ora riscontrata solo occasionalmente in quel continente. Si tratta dell’Echinococcosi alveolare (AE), una grave patologia causata dal verme piatto Echinococcus multilocularis che è trasmesso agli uomini da alcuni animali selvatici come la volpe e il coyote, o domestici come il cane».

All’università di Pisa spiegano che «Gli agenti patogeni, al pari degli uomini e di ogni altro essere vivente nel nostro pianeta, “viaggiano” arrivando in aree dove prima non erano presenti: individuare tempestivamente questi fenomeni è dunque di cruciale importanza per tutelare la nostra salute.

Massolo, coordinatore dello studio, che insegna al Dipartimento di biologia dell’università di Pisa, sottolinea che «In tutto il Nord America continentale i casi di AE nell’uomo causati da infezioni acquisite localmente erano stati sinora solo due, uno nel 1927 in Canada e uno nel 1977 in USA, mentre gli altri casi rilevati erano pazienti che avevano contratto l’infezione all’estero, Il nostro studio, condotto dal 2013 al 2018, ha documentato comparsa di sette nuovi casi nella Provincia dell’Alberta, di cui tre riguardavano pazienti immunosoppressi, una condizione che di solito riduce a pochi mesi o un anno la velocità di manifestazione della patologia, che altrimenti impiega fino a una decina di anni a comparire, rendendo questi pazienti delle ”sentinelle” per l’insorgenza di un’epidemia».

Nel mondo si registrano ogni anno oltre 18.000 nuovi casi di AE di cui circa 200 in Europa. I ricercatori evidenziano che «Nell’uomo l’echinococcosi alveolare è una malattia cronica, con esiti fatali in oltre il 90% dei casi se non curata, e del 16% se curata».

Il parassita che provoca l’Echinococcosi alveolare esiste in diversi ceppi, e come hanno stabilito gli scienziati grazie alla sua caratterizzazione genetica, quello identificato in Nord America dal team di Massolo «E’ una variante di quello europeo, notoriamente molto virulento nell’uomo. Questo nuovo ceppo sarebbe ormai il più comune nella fauna selvatica in quell’area del Canada (Alberta)».

Massolo conclude: «Almeno cinque dei sette casi di AE ad Alberta sono stati causati da questo ceppo simil-europeo che presenta la mutazione di un gene mitocondriale mai riscontrata prima, il che suggerisce che questo ceppo si sia ormai stabilito in quest’area del Nord America e che probabilmente siamo di fronte ai risultati di un processo recente di invasione parassitaria, con ovvie ricadute di salute pubblica; un’evidenza che dovrà certo indurre cambiamenti di classificazione del rischio per questa grave patologia in Nord America».