Nuovi rischi per la diffusione di fake news
Sono sei le aree in cui strumenti come ChatGpt modificheranno di più il lavoro umano
Due studi dell’Università di Pisa si concentrano su risorse umane, programmazione software, office automation, social media, motori di ricerca ed educazione
[30 Aprile 2024]
Il gruppo di ricerca Business engineering for data science (B4DS) dell’Università di Pisa ha pubblicato due studi che analizzano i possibili casi di applicazione dei nuovi chatbot basati sull’intelligenza artificiale, come ChatGpt.
La base di partenza è costituita dai compiti che gli utenti richiedono ai Generative large language models (Llms), individuando sei aree per le quali l’applicazione di questi chatbot innovativi potrebbe essere particolarmente determinante: risorse umane, programmazione software, office automation, social media, motori di ricerca ed educazione.
Dall’analisi dei dati è emerso che, nelle aree risorse umane, programmazione software e office automation, ChatGpt e simili possono supportare il lavoro dei professionisti, specialmente per i compiti più meccanici e che generalmente richiedono un notevole dispendio di tempo. Ad esempio, gli utenti richiedono spesso di riassumere documenti testuali, o cercare informazioni di dominio.
Per l’area dei social media, la l’intelligenza artificiale generativa può aiutare nei compiti di content creation, come la scrittura di tweets e la generazione automatica di immagini. Questo da un lato prospetta scenari promettenti per potenziare la creatività umana, dall’altro apre anche scenari preoccupanti, per diffusione di contenuti fake e per la potenziale minaccia all’originalità di scrittori e disegnatori.
Un’altra area che è emersa è quella dei motori di ricerca: dai dati si osservano numerosi commenti relativi al fatto che i vari Google Search, Microsoft Bing, etc. potrebbero essere sostituiti dai nuovi chatbot basati su intelligenza artificiale generativa.
Infine, anche il mondo dell’educazione sarà sicuramente influenzato da queste nuove tecnologie, sia positivamente (ChatGpt può essere usato per supportare il lavoro degli educatori per cercare informazioni, sviluppare lezioni e materiale didattico, correggere compiti, etc.) sia negativamente (ChatGpt potrebbe essere sfruttato per svolgere compiti al posto degli studenti e facilitare fenomeni di plagio).