Elezioni Europee: tre domande ai candidati su consumo di suolo e paesaggio

Una lettera del Forum Salviamo il Paesaggio: urgente una Direttiva Europea a protezione dei suoli

[2 Maggio 2019]

Il 26 maggio saremo chiamati alle urne per rinnovare il Parlamento Europeo e il Forum Salviamo il Paesaggio dice che i temi che «I temi a noi cari paiono essere – gravemente – assenti dal dibattito politico. Così come, negli ultimi anni, risultano “scomparsi” dal dibattito dello stesso organismo comunitario, dopo il fallimento della proposta di Direttiva europea del 2006, che avrebbe dovuto definire il quadro complessivo per la protezione del suolo e adottare la Strategia tematica per la protezione e l’uso sostenibile del suolo, ritirata nel 2014 dalla Commissione europea a causa della forte opposizione di alcuni Stati membri per motivi legati principalmente alla sussidiarietà, ai costi ritenuti eccessivi e al carico amministrativo».

Ma il Forum resta convinto che «il tema del consumo di suolo e della tutela dei paesaggi rappresenti, invece, una precisa emergenza su cui intervenire senza indugi, riteniamo di non poterci “accontentare” delle nostre azioni intraprese a livello italiano e abbiamo deciso che il nostro Forum debba produrre uno sforzo per portare all’attenzione di tutti i candidati (in tutti i collegi elettorali e di qualunque forza politica) questo tema e con la massima forza possibile». Per questo motivo, il coordinamento nazionale del Forum ha preparato un sintetico documento che contiene 3 domande da rivolgere nei prossimi giorni a tutti i candidati. Eccole:

  1. a) E’ a conoscenza di legislazioni a difesa del suolo nella sua o in altre nazioni?
  2. b) Ritiene essenziale la creazione di una «piattaforma» comune (al momento inesistente a livello Ue) ove gli interessati all’uso del suolo (costruttori, agricoltori, amministratori, sindacati, società civile, professionisti, ricercatori, …) possano discutere insieme sul futuro della conservazione del suolo?
  3. c) E’ disposto/a a richiedere una specifica legislazione europea in difesa del suolo basata sui contenuti della nostra Proposta di Legge Popolare “Norme per l’arresto del consumo di suolo e per il riuso dei suoli urbanizzati“, attualmente in discussione al Senato? (Commissioni congiunte Agricoltura e Ambiente, rubricata come AS164.

Il Forum Forum Salviamo il Paesaggio spiega quali sono le motivazioni del messaggio ai candidati alle elezioni europee e delle tre domande: «Il suolo è l’elemento dell’ecosistema a maggior rischio di degrado e consumo. È una risorsa fragile e non rinnovabile. Senza suolo non c’è vita. Non solo, il suolo è la base del diritto ad un’alimentazione sana e di qualità. Gli Obiettivi mondiali dello Sviluppo Sostenibile (SDGs) pongono il 2030 come data limite per l’arresto del consumo di suolo fertile. Purtroppo nell’Unione Europea – mentre esiste la legislazione a protezione di acqua, biodiversità, aria – non è prevista una Direttiva che si occupi della salvaguardia del suolo (quella presentata nel 2006 è stata ritirata nel 2014!). In ciascuno degli Stati Membri esistono leggi che cercano di arginare il fenomeno del declino della superficie utile per l’agricoltura e della fertilità dei suoli. In Germania, ad esempio, la Corte Costituzionale ha indicato come prioritario l’uso del suolo per l’agricoltura rispetto ad ogni altro uso. In Italia la Costituzione contiene il concetto di funzione sociale della proprietà e una proposta di legge che prevede il divieto immediato di uso del suolo a fini non agricoli o forestali è al momento in discussione al Senato. Essa indica cosa il Governo deve fare per fermare il consumo del suolo. Il contenuto di queste e/o altre leggi esistenti a livello nazionale costituisce un insieme di elementi utili per la creazione di una specifica direttiva europea. Ma è indispensabile stabilire un confronto con tutti gli attori interessati all’uso del suolo, come costruttori, sindacati degli edili, agricoltori, architetti, ingegneri, società civile, pianificatori, professionisti, amministratori, Solo a seguito della loro assunzione di responsabilità, sarà possibile proteggerlo, invertendo l’attuale tendenza al suo uso incontrollato. Spetta quindi ai futuri rappresentanti nel Parlamento Europeo essere al corrente dell’urgenza di ottenere una Direttiva Europea a protezione dei suoli».