Gli Ecologisti democratici contro il condono edilizio di De Luca in Campania

Ciarafoni: «La priorità è demolire le costruzioni illegali»

[10 Giugno 2015]

L’allarme lo avevano lanciato Roberto Della Seta e Francesco Ferrante, su huffingtonpost.it: «Se qualcuno aveva dubbi sul carattere esclusivamente formale o anche sostanziale della “impresentabilità” di Vincenzo De Luca, il suo primo atto di governo – fortunatamente solo annunciato – aiuta a dissiparli. Il sindaco decaduto di Salerno e presidente “decadendo” della Regione Campania ha detto in un’illuminante intervista al “Mattino” che procederà immediatamente a condonare gli 80 mila immobili abusivi presenti nella sua regione. A parte l’aberrazione giuridica di tali dichiarazioni – solo una legge nazionale può introdurre nuove sanatorie -, esse dimostrano chi è veramente De Luca: un notabile espressione della peggiore politica meridionale degli ultimi decenni, un perfetto rappresentante di quelle larghe intese campane che da tempo stanno cercando di condonare le migliaia di abusi edilizi non sanabili in base alle leggi vigenti, e così di perpetuare la condizione di endemica illegalità urbanistica, di distruzione territoriale costata alla Campania non solo danni incalcolabili all’ambiente ma una condizione generale di dissesto del suolo che da Sarno a Ischia ha provocato centinaia di morti e feriti».
I due esponenti di Green Italia (ed ex parlamentari PD) ricordano che «Contro tutto questo il centrosinistra si era sempre battuto, almeno nelle aule legislative (Parlamento e Consigli regionali). Vorremmo sapere se per il Pd questa regola vale tuttora, o se tra le grandi innovazioni cui tiene Matteo Renzi vi sia pure la rinuncia definitiva a quell’ingombrante, anacronistico, fastidioso principio per cui l’abuso edilizio è reato e gli immobili illegali vanno semplicemente demoliti».
A rispondere è oggi Marco Ciarafoni, portavoce nazionale Ecologisti Democratici, che afferma: «Mai più condoni, mai più illegalità nella logica aberrante della regolarizzazione di manufatti ed immobili che hanno devastato il territorio ed utilizzato impropriamente il suolo. Questa vale anche per la Campania dove si torna a discutere di possibili mega sanatorie per ottantamila costruzioni abusive. Sarebbe un errore poiché non c‘è niente di pragmatico, come è stato erroneamente detto, nel costruire abusivamente “obbrobri” edilizi improvvisati, senza servizi ed in assenza di criteri tecnico, architettonici e urbanistici. Tantomeno si può aspettare la prossima sciagura per ritrovarsi a piangere le vittime di fenomeni, più o meno naturali, seppelliti sotto i detriti di case e capannoni che si sciolgono come neve al sole. In Parlamento il Governo e il Pd stanno lavorando per far cambiare passo al Paese rispetto ai temi ambientali e per promuovere uno sviluppo di qualità e sostenibile che tuteli il territorio e metta argine al consumo di suolo. Per questo, in coerenza, ci aspettiamo che in Campania e in tutte le altre regioni, per dare un tangibile segno di cambiamento, si proceda subito, nelle situazioni più imbarazzanti e contraddittorie, con le demolizioni degli immobili illegali»