Messa in sicurezza del territorio italiano: richiesti oltre 26 miliardi di euro
Rapporto ReNDiS sul dissesto Idrogeologico: in 20 anni finanziati quasi 7 miliardi per oltre 6.000 interventi
[23 Novembre 2020]
Secondo il “Rapporto ReNDiS 2020: la difesa del suolo in vent’anni di monitoraggio ISPRA sugli interventi per la mitigazione del rischio idrogeologico”, pubblicato dall’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (Ispra) e dal Sistema Nazionale a rete per la Protezione dell’Ambiente (Snpa), «Ammonta a quasi 7 miliardi la cifra stanziata in 20 anni dal Ministero dell’Ambiente della tutela del Territorio e de Mare per far fronte al dissesto idrogeologico in Italia, per un totale di oltre 6 mila progetti finanziati. Alluvioni (48%) e Frane (35%) le categorie di intervento più sovvenzionate».
La stima è stata redatta in base alle richieste caricate nel Repertorio Nazionale degli interventi per la Difesa del Suolo (ReNDiS) che punta a costruire un quadro informativo unitario e sistematicamente aggiornato delle opere e delle risorse impegnate nella difesa del suolo, condiviso in tempo reale tra tutte le Amministrazioni che operano in questo settore. Il rapporto contiene anche un primo importo complessivo necessario per la messa in sicurezza del territorio: «Le richieste superano i 26 miliardi di euro».
All’Ispra spiegano che «La piattaforma si compone di due sezioni: quella del “monitoraggio”, attiva dal 1999, dedicata agli interventi già finanziati, e quella “istruttorie” di recente costituzione (2015), incentrata sugli interventi non ancora in programmazione e di cui è stato richiesto il finanziamento».
Secondo i dati della sezione monitoraggio, «La Sicilia è la regione con il maggior importo finanziato (789 milioni di euro per 542 interventi), seguita dalla Toscana (602 milioni di euro per 602 interventi), dalla Lombardia (598 milioni di euro per 544 interventi) e dalla Calabria (453 milioni di euro per 528 interventi). Per quanto riguarda i tempi di attuazione, il campione analizzato nel rapporto evidenzia una durata media di quasi 5 anni, ma con una ampia variabilità ed un 10% di casi considerati “critici” poiché si protraggono per oltre i 10 anni. Questo dato presenta variazioni su base regionale, ma non si riscontrano significative differenze tra nord, centro e sud. Si evidenzia invece una lieve crescita lineare dei tempi medi con l’aumentare dell’importo dell’opera».
Per le richieste di finanziamento, contenute nell’area istruttorie, le proposte progettuali caricate e ad oggi attive nel ReNDiS sono oltre 7.800, per un importo complessivo che supera i 26 miliardi di euro. All’Ispra fanno notare che «Questo dato rappresenta, in prima approssimazione, una stima del fabbisogno teorico per la messa in sicurezza dell’intero territorio nazionale, da attuarsi attraverso piani pluriennali di finanziamento. Più nel dettaglio, la regione con il maggior numero di richieste attive è la Campania (1.192 progetti, per quasi 5,6 mld), seguita da Calabria (872 progetti per 1,7 mld), Abruzzo (764 per 1,6 mld) e Sicilia (748 per2,2 mld). Anche se con numeri inferiori, si evidenziano per importi superiori ai 2 mld anche la Puglia (481 per 2,4 mld) e il Veneto (243 per 2,3 mld)».