Dopo il terremoto di magnitudo 6,2, Xi Jinping sollecita ricerche, soccorsi e soccorsi a tutto campo
Terremoto in Cina, centinaia di morti e feriti e dispersi sotto le macerie al gelo
E’ il terremoto più mortale dopo quello del 2010 a Yushu. Troppe case non in grado di resistere al sisma
[19 Dicembre 2023]
Un terremoto di magnitudo 6,2 ha colpito a mezzanotte di lunedì la contea di Jishishan, nella provincia nord-occidentale cinese del Gansu, causando più di 100 morti. Almeno 11 morti e 140 feriti anche nella città di Haidong nella provincia del Qinghai. Nel Gansu I feriti sono più di 180, mentre nessuno sa ancora quanti siano i dispersi sotto le macerie dei villaggi rurali. Purtroppo le temperature sono molto rigide: al momento del terremoto c’erano meno 12° C.
Si tratta del terremoto più mortale in termini di vittime in Cina dopo il devastante terremoto del 2010 a Yushu, nella provincia del Qinghai, e il secondo per magnitudo. Il terremoto di Yushu del 2010 colpì anche la provincia di Gansu con una magnitudo massima di 6,6, provocando quasi 100 vittime.
Secondo l’amministrazione sismica del Gansu, diverse scosse di terremoto si sono verificate a tarda notte, con la magnitudo massima che ha raggiunto 6,2. Sono state registrate in totale 140 scosse di assestamento, di cui la più grande di 4,1.
Anche aree di altre regioni, tra cui la provincia del Sichuan nella Cina sudoccidentale, la provincia dello Shaanxi nella Cina nordoccidentale e la regione autonoma di Ningxia Hui, hanno subito scosse.
Il China Earthquake Networks Center ha organizzato esperti per condurre analisi sull’attività sismica vicino all’epicentro nel Gansu, che si è verificato nella parte sud-orientale della provincia, a circa tre chilometri dalla linea di faglia più vicina – la faglia del bordo settentrionale del monte Laji.
La zona tettonica attiva nel Gansu sud-orientale si trova nella parte settentrionale della cintura sismica nord-sud della Cina ed è un’importante regione sul bordo nord-orientale dell’altopiano del Qinghai-Xizang (Tibet). A causa della compressione tra la placca euroasiatica e quella indiana, in questa regione si verifica un’intensa attività tettonica, caratterizzata dallo sviluppo di numerose faglie profonde.
Dal 1900, entro un raggio di 200 chilometri dell’epicentro di questo terremoto, ci sono stati tre terremoti di magnitudo 6 o superiore.
Come scrive il Global Times, «Le vittime significative questa volta derivano anche dal scarsa resistenza sismica degli edifici, da una popolazione relativamente densa nelle aree colpite e dall’orario in cui è avvenuto il terremoto, durante il quale le persone di solito dormono e non sono in grado di evacuare in tempo».
Lo staff del sistema di allerta precoce dei terremoti, sviluppato congiuntamente dal Institute of Care-life e dalla China Earthquake Administration, ha dichiarato al Global Times di aver allertato le regioni prima del terremoto. L’allerta terremoto è stata comunicata alla prefettura autonoma di Linxia Hui, a 56 chilometri dall’epicentro, 12 secondi prima del terremoto e a circa 20 secondi alle regioni adiacenti, inclusa Lanzhou, capitale del Gansu.
Le statistiche preliminari mostrano che i telefoni cellulari, i televisori e altri dispositivi di produzione cinese dotati del sistema di allarme sono stati in grado di emettere avvisi in anticipo all’interno della zona colpita dal terremoto.
Il presidente cinese Xi Jinping ha sollecitato «Sforzi a tutto campo di ricerca e salvataggio e misure adeguate per le persone colpite per garantire la sicurezza delle vite e delle proprietà delle persone».
L’agenzia ufficiale cinese Xinhua scrive che «Il terremoto ha danneggiato alcune infrastrutture come acqua, elettricità, trasporti e comunicazioni.
Xi, ha chiesto alle autorità locali di «Soccorrere e curare i feriti in modo tempestivo per ridurre al minimo le vittime, e di monitorare da vicino la situazione del terremoto e i cambiamenti meteorologici per prevenire disastri secondari».
Ha inoltre sollecitato «L’invio e la rapida assegnazione il più presto possibile di aiuti umanitari alle regioni colpite, la riparazione delle infrastrutture danneggiate come elettricità, comunicazioni, trasporti e riscaldamento e un’adeguata sistemazione delle persone colpite per garantire i loro bisogni di vita di base».
Alcune case sono crollate in contee e distretti come Minhe, Xunhua e Hualong. Il terremoto ha causate anche numerose frane nelle aree montane del Gansu e ha letteralmente spostato un ponte. Le linee elettriche locali e le reti di comunicazione sono in fase di riparazione urgente e gli sforzi per il salvataggio delle persone e la valutazione dei danni e delle vittime provocati del disastro sono ancora in corso.
Xi, che è anche segretario generale del Comitato Centrale del Partito Comunista Cinese e presidente della Commissione Militare Centrale, ha chiesto al Consiglio di Stato (il governo centrale cinese) di «Inviare un gruppo di lavoro nelle aree colpite dal disastro per guidare le operazioni di soccorso in caso di terremoto» e ha sottolineato che «L’Esercito popolare di liberazione cinese e le Forze di polizia armate popolari dovrebbero cooperare attivamente con i governi locali per effettuare operazioni di salvataggio di emergenza e di soccorso in caso di calamità, e fare tutto il possibile per garantire la sicurezza della vita delle persone e e le proprietà dei cittadini».
Il Consiglio di Stato ha immediatamente ubbidito all’ordine di Xi e un suo team di lavoro è già sul campo per guidare le operazioni di soccorso.
Anche il primo ministro cinese Li Qiang ha dato istruzioni, sollecitando «Sforzi a tutto campo per salvare le persone intrappolate e curare i feriti al fine di ridurre al minimo le vittime».
Le unità dell’esercito del Comando del teatro occidentale dell’ELP si sono rapidamente preparate per la risposta all’emergenza. Oltre 300 ufficiali e soldati sono stati mobilitati durante la notte e sono arrivati nell’area gravemente colpita martedì alle 4 del mattino per iniziare le operazioni di ricerca e salvataggio, lo sgombero delle strade e altri compiti.
Le province di Gansu e Qinghai hanno organizzato la distribuzione di aiuti umanitari e realizzato rifugi e posti letto per i terremotati.
Xinhua assicura che «Le operazioni di soccorso in caso di terremoto si stanno svolgendo in modo ordinato».
Nella zona colpita sono al lavoro 1.440 vigili del fuoco del servizio nazionale antincendio e squadre di soccorso sono state schierate nell’area del disastro perle operazioni di salvataggio. Inoltre, 1.603 vigili del fuoco del Gansu e delle province circostanti sono in attesa di entrare in azione.
Alla luce del grave disastro, il Comando di soccorso in caso di terremoto del Consiglio di Stato, il Ministero della Gestione delle Emergenze e il Comitato nazionale per la prevenzione e i soccorsi in caso di catastrofi hanno elevato la risposta nazionale all’emergenza sismica al Livello II. Anche hanno elevato la risposta nazionale alle emergenze in caso di catastrofe al livello II.