Un terzo della popolazione urbana cinese rischia di sprofondare
Nuovi dati satellitari: la subsidenza è un pericolo trascurato nelle città
[22 Aprile 2024]
Lo studio “A national-scale assessment of land subsidence in China’s major cities” pubblicato su Science da UN team di oltre 50 ricercatori cinesi guidato da Zurui Ao della South China Normal University ha utilizzato osservazioni satellitari per determinare l’entità della subsidenza del terreno in 82 grandi città della Cina, scoprendo che «Circa il 40% del territorio sta subendo un cedimento da moderato a grave, che aumenta il rischio di inondazioni per una vasta popolazione».
I ricercatori cinesi spiegano che «la massiccia ondata di urbanizzazione della Cina potrebbe essere minacciata dalla subsidenza del terreno. Utilizzando una tecnica di interferometria radar ad apertura sintetica spaziale, abbiamo fornito una valutazione sistematica del cedimento del terreno in tutte le principali città della Cina dal 2015 al 2022. Dei terreni urbani esaminati, il 45% si sta abbassando più velocemente di 3 millimetri all’anno e il 16% si sta abbassando più velocemente di 10 millimetri all’anno, colpendo rispettivamente il 29 e il 7% della popolazione urbana. La subsidenza sembra essere associata a una serie di fattori come il prelievo delle acque sotterranee e il peso degli edifici».
A causa dell’effetto combinato della subsidenza delle città e dell’innalzamento del livello del mare, entro il 2120, dal 22 al 26% dei territori costieri cinesi – dove vive tra 9 e l’11% della popolazione costiera – sarà sotto il livello del mare. I ricercatori cinesi concludono che «I nostri risultati sottolineano la necessità di rafforzare le misure protettive per mitigare i potenziali danni derivanti dalla subsidenza».
Per la sua importanza, lo studio è stato commentato sempre su Science da Robert Nicholls del Tyndall Center for Climate Change Research dell’ University of East Anglia (UEA) e da Manoochehr Shirzaei del Virginia Tech National Security Institutee dell’Institute for Water, Environment and Health dell’United Nations University, Hamilton, Che evidenziano che «Misurare costantemente la subsidenza è un grande risultato, ma è solo l’inizio della ricerca di soluzioni. Prevedere la subsidenza futura richiede modelli che considerino tutti i fattori, comprese le attività umane e i cambiamenti climatici, e come potrebbero cambiare nel tempo».
Si stima che l’impatto della subsidenza urbana riguardi circa 270 milioni di cinesi, quasi 70 milioni dei quali starebbero subendo un rapido cedimento di 10 mm all’anno o più. Gli hotspot della subsidenza includono Pechino e Tianjin.
Nicholls e Shirzaei evidenziano che «Le città costiere come Tianjin sono particolarmente colpite poiché lo sprofondamento del territorio rafforza il cambiamento climatico e l’innalzamento del livello del mare. L’abbassamento delle difese marittime è uno dei motivi per cui l’inondazione dell’uragano Katrina ha portato tanta devastazione e un numero così elevato di vittime a New Orleans nel 2005. Nell’ultimo secolo Shanghai, la città più grande della Cina, si è abbassata fino a 3 metri e continua ad abbassarsi. Quando la subsidenza si combinerà con l’innalzamento del livello del mare, l’area urbana della Cina che finirà sotto il livello del mare potrebbe triplicare entro il 2120, interessando da 55 a 128 milioni di persone e Nicholls e Shirzaei fanno notare che «Senza una forte risposta sociale, questo potrebbe essere catastrofico».
Nicholls, che studio l’innalzamento del livello del mare, l’erosione costiera e le inondazioni e come le comunità possono adattarsi a questi cambiamenti, ricordsa che «La subsidenza mette a repentaglio l’integrità strutturale degli edifici e delle infrastrutture critiche ed esacerba gli impatti del cambiamento climatico in termini di inondazioni, in particolare nelle città costiere dove rafforza l’innalzamento del livello del mare La subsidenza è causata principalmente dall’azione umana nelle città. Il ritiro delle acque sotterranee, che abbassa la falda freatica, è considerato il fattore più importante della subsidenza, combinato con la geologia e il peso degli edifici. A Osaka e Tokyo, il prelievo delle acque sotterranee è stato interrotto negli anni ’70 e la subsidenza delle città è cessata o si è notevolmente ridotta, dimostrando che si tratta di un’efficace strategia di mitigazione. Anche le vibrazioni del traffico e la creazione di tunnel sono potenzialmente un fattore che contribuisce a livello locale: Pechino registra uno sprofondamento di 45 mm all’anno vicino alle metropolitane e alle autostrade. Si verificano anche movimenti naturali del terreno verso l’alto o verso il basso, ma generalmente sono molto più piccoli dei cambiamenti indotti dall’uomo».
Per Nicholls e Shirzaei «Questi nuovi risultati rafforzano la necessità di una risposta nazionale. Questo problema si verifica nelle città sensibili al di fuori della Cina ed è un problema diffuso in tutto il mondo» e chiedono che «La comunità di ricerca passi dalla misurazione alla comprensione delle implicazioni e al supporto delle risposte. Le nuove misurazioni satellitari stanno fornendo nuovi dati dettagliati sulla subsidenza, ma i metodi per utilizzare queste informazioni per collaborare con gli urbanisti per affrontare questi problemi necessitano di molto più sviluppo. Le città costiere colpite in Cina e in altri paesi necessitano di particolare attenzione».
Nicholls conclude; «Molte città e aree in tutto il mondo stanno sviluppando strategie per gestire i rischi del cambiamento climatico e dell’innalzamento del livello del mare. Dobbiamo imparare da questa esperienza per affrontare anche la minaccia della subsidenza, che è più comune di quanto attualmente riconosciuto».