La galleria del Brennero permetterà di viaggiare da Verona a Innsbruck in meno di mezz’ora
Uno sguardo al cantiere del tunnel ferroviario più lungo d’Europa
[3 Febbraio 2014]
Con i suoi 64 chilometri sarà il tunnel ferroviario più lungo d’Europa e permetterà di collegare Innsbruck e Verona in 25 minuti anziché 80. E, aspetto altrettanto rilevante, i lavori procedono secondo i tempi previsti e senza contestazioni da parte della popolazione locale. La nuova galleria del Brennero è stata visitata venerdì 31 gennaio da una delegazione della giunta trentina e di amministratori locali che si sono dati appuntamento a Mules per verificare lo stato di avanzamento lavori. «L’opera sarà terminata nel 2025 e l’entrata in esercizio è prevista per il 2026», ha confermato Mauro Fabris, commissario governativo per il Corridoio del Brennero.
Un’opera cruciale per il Trentino Alto Adige, visto che il transito alpino sul Brennero risulta ancora il percorso più utilizzato per i trasferimenti di merci tra nord e sud Europa. «Il tunnel cambierà gli scenari in Trentino», commenta Mauro Gilmozzi, assessore alle Infrastrutture e all’Ambiente della Provincia di Trento, che ha commentato il consenso ottenuto per la realizzazione del tunnel da parte della popolazione. «Mi piace molto sentire la gente locale definirlo ‘il nostro tunnel’, perché si rende conto che può essere molto positivo per questo territorio».
Finora sono stati scavati circa 30 chilometri di cui poco meno di quattro interessano le due canne nelle quali transiteranno i treni, mentre i restanti riguardano la galleria di servizio, supporto e sicurezza. La velocità massima per i convogli merci sarà di 120 km orari mentre i treni passeggeri viaggeranno a 200 chilometri orari.
«Nel 2014 – ha aggiunto Fabris – partirà anche la fase 4, che significa dare il via ai più grossi appalti che si stanno facendo in Europa per opere di questo tipo». Il costo reale del progetto del tunnel di base è di 9,7 miliardi di cui 4,8 a carico dell’Italia, e il finanziamento europeo coprirà il 40% del totale.
di Martina Valentini