World habitat day 2021: gli enormi benefici delle città più verdi
Guterres: moratoria globale sui motori a scoppio entro il 2040
[4 Ottobre 2021]
Oggi è il World Habitat Day 2021 e come ogni anno a ottobre UN-Habitat e i suoi partner organizzano un mese di attività, eventi e discussioni sulla sostenibilità urbana. Quest’anno, Urban October.
Lo scopo del World Habitat Day dell’habitat è quello di riflettere sullo stato delle nostre città e dei nostri Paesi e sul diritto fondamentale di tutti a un alloggio adeguato e, sottolinea UN Habitat «Ha anche lo scopo di ricordare al mondo che tutti noi abbiamo il potere e la responsabilità di plasmare il futuro delle nostre città e Paesi. Quest’anno lo slogan della giorenata dell’habitat urbano è “Accelerating urban action for a carbon-free world” per ricordare che «Le città sono responsabili di circa il 70% delle emissioni globali di anidride carbonica, mentre i trasporti, gli edifici, l’energia e la gestione dei rifiuti rappresentano la maggior parte delle emissioni di gas serra urbane. Il futuro del nostro pianeta dipende dai governi e dalle organizzazioni nazionali, regionali e locali, dalle comunità, dalle istituzioni accademiche, dal settore privato e da tutte le parti interessate che lavorano insieme per creare città e Paesi sostenibili, a impatto zero e inclusive».
Il World Habitat Day punta ad amplificare le campagne globali Race to Zero e ClimateAction4Cities di UN-Habitat e a incoraggiare i governi locali a sviluppare piani attuabili a zero emissioni di carbonio in vista della 26esima Conferenza delle parti Unfccc che si terrà a Glasgow a novembre.
Il segretario generale dell’Onu, António Guterres ha evidenziato che «I vantaggi di rendere le città più rispettose dell’ambiente sono enormi e includono una riduzione del rischio climatico, più posti di lavoro e una salute e un benessere migliori. La leadership della città nell’utilizzo di materiali verdi e nella costruzione di edifici ad alta efficienza energetica e resilienti alimentati da energia rinnovabile, è essenziale per raggiungere le emissioni net zero entro il 2050».
Guterres ha a sua volta ricordato che «Le aree urbane di tutto il mondo stanno affrontando la duplice crisi del COvid-19 e del cambiamento climatici. Circa 4,5 miliardi di persone vivono oggi nelle città, ma si prevede che tale popolazione aumenterà di quasi il 50% entro il 2050. Entro la metà del secolo, oltre 1,6 miliardi di residenti urbani potrebbero dover sopravvivere a massime estive medie di 35 gradi Celsius. Le città e i Paesi sono al centro dell’azione climatica per mantenere l’obiettivo di 1,5 gradi a portata di mano. Tre quarti delle infrastrutture che esisteranno nel 2050 devono ancora essere costruite. I piani di ripresa economica offrono un’opportunità generazionale per mettere l’azione per il clima, le energie rinnovabili e lo sviluppo sostenibile al centro delle strategie e delle politiche delle città».
Mano a mano che nelle economie emergenti la popolazione cresce, si moltiplica anche la domanda di trasporti, che rappresenta quasi il 20% delle emissioni globali di carbonio. Il capo dell’Onu ha fatto notare che «Le città stanno già lavorando su questo, cercando di garantire che questa domanda sia soddisfatta da veicoli a emissioni zero e trasporto pubblico» e ha concluso chiedendo «Una moratoria globale sui motori a combustione interna per sostenere questi sforzi, he dovrebbe avvenire al più tardi entro il 2040».
La direttrice esecutiva di UN Habitat, la malese Maimunah Mohd Sharif, ha aggiunto: «A meno che il mondo non agisca urgentemente, i gas serra prodotti dai centri urbani in continua espansione, continueranno ad aumentare la temperatura dell’aria globale. Quest’anno, il World Habitat Day viene celebrato solo poche settimane prima del vertice delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici, COP26, che si terrà all’inizio di novembre a Glasgow. La ripresa dalla pandemia di Covid-19 è un’opportunità per le città del mondo di mettere l’azione per il clima in cima alla loro agenda. Questa è un’opportunità per cambiare il modo in cui produciamo la nostra energia, costruiamo i nostri edifici, riscaldiamo, raffreddiamo e illuminiamo i nostri uffici e le nostre case e ci spostiamo da casa al lavoro».
La Sharif ha chiesto «Città compatte ben pianificate e ben gestite, che consentano il trasporto non motorizzato e che riducano il consumo di energia per il raffreddamento e il riscaldamento. Le città sono le incubatrici di innovazione e nuove tecnologie. Dobbiamo sfruttare questa forza per migliori soluzioni ai cambiamenti climatici. L’azione sarà diversa da città a città, ma la transizione verde deve andare a beneficio di tutti, specialmente i più vulnerabili, e creare nuovi posti di lavoro».
Oggi, a Yaoundé, in Camerun, UN-Habitat presenterà anche i vincitori degli Scroll of Honour awards, uno dei premi più prestigiosi al mondo per chi lavora all’urbanizzazione sostenibile. Quest’anno i vincitori sono cinque: New Urban Communities Authority, Egitto; Shining Hope for Communities, Kenya; Baoji City, China; Let’s do it World, Estonia; Ciudad Emergente, Cile.