637 stakeholder alla Commissione Ue: pubblicare la revisione della legislazione sul benessere degli animali

Appello a Ursula Von Der Leyen di ricercatori, veterinari, scienziati, imprenditori e agricoltori

[8 Settembre 2023]

Con un a lettera aperta indirizzata alla Presidente della Commissione europea Ursula Von Der Leyen, 637 accademici, ricercatori, veterinari, scienziati, imprenditori, agricoltori e altre parti interessate a livello internazionale chiedono di «Pubblicare le proposte di revisione della legge sul benessere animale entro l’attuale legislatura, per permettere di modificare l’attuale normativa europea, obsoleta e inadeguata a proteggere gli animali».

I firmatari della lettera, tea i quali ci sono famosa etologa Jane Goodall e il filosofo Peter Singer, ribadiscono che «L’attuale legislazione sul benessere degli animali necessita di un aggiornamento urgente in linea con le evidenze scientifiche e le aspettative della società» e per questo chiedono «La rapida pubblicazione di una legislazione completa e in grado di proteggere efficacemente tutti gli animali».

Gli stakeholder ricordano che la CommissioneUe si è impegnata a pubblicare 4 proposte di revisione della legislazione sul benessere animale nell’ambito della sua strategia Farm to Fork e chiedono alla von der Leyen di mantenere questa promessaprima che fra 4 mesi termini il suo mandato.

Secondo i firmatari della lettera, «La revisione della legislazione sul benessere degli animali non solo garantisce una migliore protezione degli animali, ma anche condizioni di equità tra le aziende in tutta Europa: gli agricoltori che passano a standard di produzione più elevati possono beneficiare infatti di una concorrenza leale sul mercato. Infine, la revisione della legislazione dell’UE sul benessere degli animali è una componente cruciale per rendere il sistema alimentare europeo equo, sano e più sostenibile».

Come è emerso dalla consultazione condotta dalla Commissione Ue e dalle 5 iniziative dei cittadini europei (ICE) sul benessere degli animali, tra cui l’invito a passare a sistemi senza gabbie e a vietare l’allevamento di animali usati per la pelliccia in Europa. i cittadini europei hanno evidenziato la necessità di una protezione degli animali uniforme e adeguata,

Reineke Hameleers, CEO di Eurogroup for Animals, sottolinea che «Con un’evidenza scientifica così chiara che mostra l’inadeguatezza degli attuali standard Ue, questa revisione non può più essere rimandata. La Commissione europea deve pubblicare rapidamente le sue proposte per una legislazione armonizzata che sia adatta allo scopo, che protegga gli animali e sia in linea con gli obiettivi di salute pubblica e ambientale».

Matteo Cupi, vicepresidente di Animal Equality Europa, conclude: «L’Unione europea ha l’opportunità di ridurre la sofferenza di milioni di animali attraverso interventi chiesti a gran voce dai cittadini europei e auspicati da numerosi scienziati ed esperti di benessere animale. La Commissione deve accogliere queste richieste guardando in faccia la realtà: lo sfruttamento smodato degli animali a scopo alimentare non è più accettabile e non va giustificato in alcun modo. Serve un cambiamento concreto e serve adesso».