Mediterraneo e Mar Nero: nuova strategia per la pesca e l’acquacoltura sostenibili

Gli obiettivi della nuova Strategia 2030 della CGPM sono in linea con la trasformazione blu, un pilastro del nuovo Strategic Framework della Fao

[13 Luglio 2021]

Il 9 luglio, 22 Paesi più l’Unione Europea hanno adottato un impegno ambizioso che punta a garantire un futuro sostenibile per la pesca e l’acquacoltura nel Mediterraneo e nel Mar Nero. Il direttore generale della Fao, Qu Dongyu, ha evidenziando «L’allineamento della strategia con il nuovo Strategic Framework della Fao e la sua importanza in questi tempi difficili».

Il lancio della Strategia 2030 della General Fisheries Commission for the Mediterranean (GFCM) della Fao è avvenuto durante un incontro virtuale, che ha riunito ministri e rappresentanti di alto livello dei paesi del Mediterraneo e del Mar Nero e ha il sostegno di molte organizzazioni intergovernative e non governative e segna l’inizio di un decennio critico per lo sviluppo dei  due settori. La CGPM è un’organizzazione regionale di gestione della pesca istituita sotto gli auspici della FAO. Il suo obiettivo principale è garantire la conservazione e l’uso sostenibile delle risorse marine viventi, nonché lo sviluppo sostenibile dell’acquacoltura nel Mediterraneo e nel Mar Nero. La CGPM svolge un ruolo fondamentale nella governance della pesca, avendo l’autorità di adottare raccomandazioni vincolanti per la conservazione e la gestione della pesca e per lo sviluppo dell’acquacoltura, compresa la regolamentazione dei metodi di pesca, degli attrezzi da pesca e della taglia minima di sbarco, nonché definizione di misure di protezione del territorio marino, controllo dello sforzo di pesca e piani di gestione pluriennali per attività di pesca selezionate.
Qu ha evidenziato che «La pandemia di Covid-19 ha colpito duramente le attività di pesca e acquacoltura nel Mediterraneo e nel Mar Nero, con sostanziali diminuzioni delle attività, della produzione e drastici cali dei prezzi dei prodotti acquatici. Nel ricostruire, dobbiamo garantire che gli sforzi per la ripresa si concentrino sulla sostenibilità a lungo termine e sulla resilienza del settore».
Qu ha elogiato la CGPM per aver aiutato i suoi membri ad affrontare le sfide significative che la pesca nel Mediterraneo e nel Mar Nero deve affrontare attualmente e ha fatto notare che «La nuova strategia CGPM 2030 svolgerà un ruolo chiave nell’affrontarli ulteriormente, nonché nella protezione dei mezzi di sussistenza derivati ​​dalla pesca su piccola scala». Poi ha ribadito la disponibilità della Fao a sostenere gli sforzi della CGPM, anche attraverso il suo Covid-19 Response and Recovery Programme. Il Direttore generale della Fao ha aggiunto che «Il nuovo Strategic Framework della Fao per il prossimo decennio fornisce un chiaro percorso per trasformare in modo sostenibile tutti i sistemi agroalimentari – comprese la pesca e l’acquacoltura – per renderli più efficienti, inclusivi, resilienti e sostenibili».

Nel suo intervento, il commissario europeo per l’ambiente, gli oceani e la pesca, Virginijus Sinkevičius, , ha sottolineato «la necessità che i Paesi continuino a lavorare insieme per proteggere i loro mari e oceani», mentre Foteini Arampatzi, vice ministro greco per lo sviluppo rurale e l’alimentazione, ha sottolineato l’impatto del Covid -19 su pesca e acquacoltura.
La Fao ricorda Phe pesca e l’acquacoltura svolgono un ruolo fondamentale nella regione del Mediterraneo e del Mar Nero, sostenendo centinaia di migliaia di mezzi di sussistenza e fornendo cibo nutriente a milioni di persone. Tuttavia, i settori affrontano sfide crescenti dovute al cambiamento climatico, alla pesca eccessiva e alla pesca illgale e non dichiarata (IUU) ed è necessaria un’azione seria per preservare gli stock ittici e altre risorse, da cui dipendono così tante persone. Gli ultimi cinque anni hanno visto progressi incoraggianti. Il GCFM ha adottato un solido corpo di misure di conservazione e gestione per proteggere le risorse biologiche marine e ha convocato una serie di incontri tecnici che aprono la strada allo sviluppo della pesca e dell’acquacoltura sostenibili e alla protezione degli ecosistemi marini a livello regionale e subregionale. L’impegno dal basso verso l’alto con i pescatori sul campo e il contributo tecnico all’avanguardia di scienziati e altri esperti sono stati sostenuti da impegni ministeriali su una migliore governance della pesca e finanziamenti per il settore dell’acquacoltura in rapida crescita. La strategia CGPM 2030 porterà questi progressi al livello successivo, basandosi sulle lezioni apprese finora e accelerando gli sforzi per affrontare le numerose sfide che rimangono. E’ il risultato di un processo partecipativo che coinvolge tutti i Paesi membri della CGPM e di un’ampia consultazione delle parti interessate, che ha assicurato che affronti questioni reali e affronti le priorità più urgenti in entrambi i settori».
Nel suo discorso programmatico, il segretario esecutivo della CGPM, Abdellah Srour, ha richiamato l’attenzione sui risultati ottenuti finora e ha definito la nuova Strategia «Un quadro importante per l’azione futura, aggiungendo che la sua approvazione è stato un momento decisivo nella storia della Commissione».